Con la collaborazione di  “ Nuovo Palcoscenico ”

“NEAPOLIS”

PERSONAGGI ED INTERPRETI

 

 

Joseph Kappa                             Nico Zona

Kat/Caterina                              Alessia Nardone

Gordon/Petruccio/VOCE                      Natalino Elia

Marina                                           Giovanna Coppola

Bibliotecario                                Pietro Magliocca

Marmeladov/Nel                       Nicola Bonaccio

Det. 22                                           Katia Mercone

Det. 10                                           Antonio Vito

Gli interpreti rappresenteranno anche i vari detenuti ospiti di Neapolis

 

Regia: Nico Zona                              Luci ed audio: Raffaele Cipro – Pietro

 

 

Giano Vetusto il giorno 5 aprile 2008 alle ore 20,30 e 6 aprile 2008 alle ore 19,30

 

 

“NEAPOLIS”

LA CITTA DEI CRIMINALI NATURALI ESEMPLARI

 

Lontano dalla luce è l’ineffabile splendore … è la frase ricorrente dello spettacolo …. È la chiave che spiega Neapolis. Un professore di criminologia che studia il modo di recuperare i criminali naturali e reinserirli in società si ritrova in una specie di prigione dove subisce umiliazioni tali da farlo ricredere sulla sua stessa professione.  Neapolis … Naturali, Esemplari, Assassini. Una leggenda metropolitana . Tutti la conoscono. Nessuno sa dove si trovi. Ma come è finito in una tale situazione? Perché lo chiamano Gordon? I criminali naturali possono essere recuperati? Dostoevskij era assillato da tre problemi di fondo in merito: che senso e che conseguenze ha il carcere nella vita del criminale, quale percorso psicologico porta un individuo al delitto, come deve essere amministrata la giustizia. La conclusione del letterato russo era che la pena è intrinseca nell’animo umano … la pena è la sofferenza che ti accompagna per tutta la tua esistenza … il rimorso inconscio per il delitto commesso. In questo spettacolo si va oltre. I criminali naturali, quelli nati con il male dentro, possono essere recuperati? Se manca il controllo indotto cosa succede? Possono contagiare anche le persone “normali”?

A Neapolis esiste tutto, fuorché il caso!

Lo spettacolo si ispira alle idee di Orwell di 1984,  Dostoevskij, gli esperimenti dei cani di Pavlov e King, scritto sulle ali dei paradossi di Kafka, dove sogno e realtà si confondono (vedi scena di Marina e Marmeladov) … e portare il protagonista ad affermare: “Ho avuto un incubo … ho sognato la realtà”.

               

 

Dove eravamo rimasti ….

 

Il progetto di uno spettacolo nuovo, con nuove ricerche sceniche e di montaggio, in italiano, nasce dal Laboratorio Ariaindefinita, diretto da Francantonio … maestro ed amico … oltre alle nuove conoscenze in tema di teatro fatte con un altro maestro … Renato Carpentieri. Assieme ai reduci di questo laboratorio nasce questo progetto ... o sfida come lo abbiamo più volte definito. L’originalità della rappresentazione e delle “trovate sceniche” certamente potrà creare delle perplessità nello spettatore … ma questo è il bello di mettersi in gioco e stravolgere quelle che sono le abitudini teatrali del nostro pubblico … per far conoscere “un altro teatro”. Il testo l’ho scritto pensando a questo, oltre al messaggio che si vuole trasmettere. Portarlo in scena è la nostra vittoria. Ringrazio sin d’ora chi ha creduto in questo.

                       

                                                           Nico Zona