Brucellosi e diossina: Regione Campania e Asl Caserta 2 fanno il punto

 

LORENZO CALÒ

 

Il Mattino, 02 aprile 2008

 

Brucellosi e diossina: Regione Campania e Asl Caserta 2 fanno il punto dopo due settimane di emergenza internazionale. Oggi i vertici dell'Asl Caserta 2 presenteranno i risultati dello studio territoriale condotto sul fenomeno diossina.

 

Sempre oggi sarà l'assessore regionale alle attività produttive, Andrea Cozzolino, nella sua veste di commissario delegato di governo, a svolgere una serie di audizioni a Caserta e provincia sul fenomeno. Si incomincia con una visita ad alcune realtà zootecniche del territorio per concludere con una riunione aperta a tutte le associazioni di categoria.

 

L'incontro servirà anche a fare il punto su tutte le misure adottate a sostegno del comparto (indennizzi in caso di abbattimento di animali infetti, stanziati 66 milioni di euro) e sulle iniziative di più stretto profilo sanitario, a cominciare dalla somministrazione del vaccino RB51 previo parere dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno: è in ogni caso vietata la vaccinazione dei capi bufalini maschi.

 

Inoltre, tutto il latte prodotto dagli animali adulti deve essere sottoposto a trattamento di pastorizzazione. Quanto al Sistema di vigilanza sul latte destinato al consumo, tutti i detentori di aziende bufaline della provincia di Caserta devono comunicare al Servizio veterinario della Asl competente il nominativo dello stabilimento o degli stabilimenti cui conferiscono il latte.

 

Devono, inoltre, comunicare ogni variazione di destinazione del latte entro trenta giorni. Un monitoraggio quest'ultimo reso possibile dall'attività dell'apposita task force istituita in Regione d'intesa con le Asl.

 

Definite anche le aree geografiche nell'ambito delle quali verrà eseguito l'intervento: Carinola, Villa Literno, Casal di Principe, Orta di Atella, Cancello e Arnone, Santa Maria Capua Vetere, Santa Maria la Fossa, Aversa, Casaluce, Grazzanise, Pietravairano, Pastorano, CALVI Risorta, Teano, Sparanise, Bellona, Castelvolturno, Mondragone, Giugliano in Campania (quest'ultimo centro ricadente nel Napoletano).

 

«Le aziende beneficiarie degli indennizzi - precisa Cozzolino - devono essere regolarmente iscritte nella Banca dati nazionale dell'anagrafe zootecnica mentre i capi bufalini devono essere regolarmente abbattuti. Non è corrisposto alcun indennizzo per gli animali macellati o abbattuti oltre il termine di 15 giorni dalla notifica ufficiale al proprietario o detentore degli animali degli esiti dei controlli, o della decisione di effettuare l'abbattimento totale. Gli importi per gli indennizzi vengono erogati per i capi bufalini - conclude l'assessore - abbattuti in conseguenza della riscontrata positività ai test per la brucellosi».

 

Le aziende che ritengono di poter presentare istanza di risarcimento sono tenute a depositare gli atti presso la sede del commissariato di governo per l'emergenza brucellosi, a Caserta nella frazione di Tuoro. Dunque comincia ad andare a regime la macchina degli interventi sul versante brucellosi nonostante mesi di battaglie giudiziarie e pronunce del Tar quasi sempre favorevoli al blocco degli abbattimenti richiesto dagli allevatori.

 

Ma, avverte la Regione, proprio sulla scia del caso diossina, occorre che l’intero sistema produttivo (enti e aziende) trovi un’intesa a tutela dei prodotti, dei consumatori e di un comparto economico che in appena tre mesi ha perso oltre il 40 per cento del proprio fatturato.