Calvirisortanews, 27
marzo 2008
Vito Taffuri
Ebbene
sì, la voce libera di questa città ha vinto un’altra battaglia di legalità.
Come?
Ve lo spieghiamo subito e stavolta con una velo di
soddisfazione sulle labbra.
Infatti, proprio in questi giorni, il Comune di Calvi Risorta
è stato costretto grazie anche all’assistenza legale dell’avvocato Patrizia Viggiani (figlia del compianto giudice di pace dottor
Andrea) dopo un anno dai fatti, ad allentare i cordoni della borsa e staccare
un assegno di 750 euro a favore del sito www.calvirisortanews.it.
Tutto questo per un motivo ben preciso: un dipendente dell’Ente (non si è
capito bene quanto inavvertitamente) aveva strappato via dai muri cinque giorni
prima del previsto i manifesti pubblici che annunciavano
un’iniziativa del portale telematico.
Errore o non errore abbiamo considerato l’episodio un
modo di procurarci dei danni e poi, soprattutto un vero diritto negato: il
diritto di poter liberamente affiggere sui muri della città (perfettamente a
pagamento…) un annuncio, un’idea, una propaganda sotto forma di manifesto
murale e per tutto il tempo previsto.
Potevamo stare zitti e subire? Assolutamente no, perché è
così che prevale la prepotenza delle caste, private e pubbliche. Ora quell’assegno in formato gigante con una riproduzione è
diventato una bandiera, il simbolo del cittadino che riesce a far valere le sue
ragioni.
Ciò ci incoraggia a portare avanti le tante altre
battaglie intraprese da questo sito, sempre a favore della gente e della città.
Insomma per una volta, mettendo da parte la falsa modestia, vogliamo augurarvi
ed augurarci che questo occhio vigile su Calvi possa
riuscire ad impedire sempre nuovi errori, prevaricazioni e prepotenze.
Un grazie a tutti quelli che credono nella libertà di parola e di pensiero,
amici, conoscenti e colleghi che, in un modo o nell’altro, contribuiscono a
tenere sulla cresta dell’onda questa realtà.