LE CIFRE SVELANO IL BLUFF DIETRO L’AUTOVELOX DI CALVI RISORTA: AFFARI SOLO PER LE DITTE PRIVATE

Calvirisortanews, 28 febbraio 2008

 

Vito Taffuri

 

Di recente, uno dei siti internet più famosi e frequentati in materia di autovelox, “www.autoveloxko.it”, ha redatto un elenco dei comuni che, con la scusante della tutela della sicurezza stradale, ripianano invece i loro bilanci grazie ai famigerati autovelox: tale lista è stata emblematicamente denominata “Comuni che campano di autovelox”.


Vi compaiono, per la provincia di Caserta, i comuni di Cancello ed Arnone, Francolise, Mondragone e, manco a dirlo, la solita Calvi Risorta, sempre ai primi posti quando si tratta di classifiche poco lusinghiere.


D’altro canto neanche Sergej Bubka, il celeberrimo saltatore con l’asta detentore di 35 record mondiali, potrebbe competere con la raffica di primati stabiliti, in pochissimi mesi, dai due autovelox installati dal nostro comune.


Ad iniziare dall’impressionante numero di infrazioni accertate: oltre 40.000 contravvenzioni elevate ai danni di automobilisti indisciplinati – alcuni dei quali sono arrivati a collezionarne anche 18 di fila – con la connessa decurtazione di oltre 250.000 punti ed un migliaio di casi accertati di sospensione o revoca della patente di guida. Per il comune si prevede un incasso teorico pari ad oltre 8/10 volte quello dell’I.C.I.


La Polizia Municipale, oberata da estenuanti turni di lavoro straordinario, è arrivata addirittura ad “incappucciare” l’autovelox installato sull’Appia, non riuscendo più a tenere il ritmo degli instancabili “gabellieri”. Altrettanto forte è stata la protesta dei multati, i quali hanno a loro volta stabilito due nuovi record: al ritmo di 80 contestazioni al giorno, hanno infatti mandato in tilt gli uffici del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore e quelli della Prefettura; in 2 mesi i ricorsi hanno già superato quota 5.000 e crescono quasi in progressione geometrica!


Il secondo record è stato invece stabilito da qualche automobilista esasperato che, dopo appena 41 giorni dall’installazione, ha “impallinato” l’autovelox collocato sulla Casilina, sparando 4 colpi con un fucile di grosso calibro, di quelli normalmente utilizzati per la caccia al cinghiale. Tuttavia l’editore del sito www.autoveloxko.it, nello stilare l’elenco dei “comuni che campano di autovelox”, è stato alquanto superficiale, fermandosi al puro dato numerico ottenuto dal comune di Calvi Risorta grazie ai due Traffiphot in funzione dal 9 agosto 2007.


Gli stessi sono stati infatti, noleggiati prevedendo, in favore dell’aggiudicatario, la corresponsione di un aggio record del 42,75% sui proventi riscossi dal comune; una modalità di pagamento censurata, su segnalazione dei consiglieri di opposizione, finanche dal Ministero dei Trasporti con la famosa risoluzione 0076108 del 3 agosto 2007, che ha sancito di fatto la scomparsa dei cosiddetti “contratti a percentuale”, su cui molte società hanno lucrato utili da capogiro; d’altronde, anche al comune di Calvi Risorta, la ditta appaltatrice potrebbe vedersi riconoscere compensi per svariati milioni di €, per il solo noleggio di apparecchiature da 50.000,00 € cadauna, lasciando al comune le briciole!


A questo mastodontico compenso percentuale, vanno aggiunte le spese per la notifica dei verbali (mediamente 6,00 € per ogni verbale), il compenso per la “Gest Line S.p.a.” (5,46 € per ogni verbale), le spese per le visure alla motorizzazione ed al PRA, il canone annuale da corrispondere all’A.N.A.S. e, non ultimo, gli incarichi legali che il comune dovrà conferire per resistere in giudizio contro i 10/15.000 ricorsi prevedibili (non meno di 15/20,00 € per ogni verbale). Se a ciò aggiungiamo anche che il 50% delle entrate va vincolato per determinate finalità di spesa, il conto è presto fatto: indipendentemente da quanto il comune riuscirà ad incassare, vi sarà una perdita netta per l’ente che oscilla da circa 50.000,00 € fino ad oltre 300.000,00 €; da questa operazione, dunque, le casse comunali usciranno a pezzi, mentre quelle delle ditte private che ruotano intorno all’affare – e principalmente quelle del noleggiatore delle apparecchiature – usciranno pingue e stracolme come non mai!!!


Senza contare le possibili ulteriori spese che potrebbero essere addebitate al comune in caso di probabile soccombenza nei contenziosi attivati dagli utenti della strada, anche in considerazione di una segnaletica irregolare e non conforme al decreto Bianchi – così come attestato dalla stessa comandante della P.M. con la nota n. 1765/2008 – non affatto avvistabile dagli utenti della strada, fornita e montata, a quanto è dato sapere, dallo stesso noleggiatore delle apparecchiature che dovrà percepire il 42,75% delle somme riscosse dal comune!


La domanda che ci si pone a questo punto è la seguente: perché il sindaco, al quale l’Autorità di Vigilanza sui lavori pubblici ha intimato di attenersi alla citata risoluzione ministeriale, non ha ancora provveduto a far rescindere il contratto, dopo ben 10 mesi di continue segnalazioni da parte dei consiglieri di minoranza? Perché si ostina a tenere in piedi un contratto tanto svantaggioso per il comune, che porterà al depauperamento delle casse comunali (cioè del denaro dei cittadini) e ad un esoso arricchimento di ditte private?


Attendiamo qualche risposta, ma nel frattempo possiamo affermare, con la forza indiscutibile dei numeri, che il comune di Calvi Risorta non campa di autovelox, ma rischia seriamente il dissesto finanziario proprio a causa dell’autovelox.

La provocazione che lanciamo agli amministratori è allora la seguente: se lo scopo degli autovelox è la sicurezza degli utenti della strada e non la cassa (obiettivo quest’ultimo miseramente fallito, come abbiamo appena dimostrato), perché al posto dell’autovelox impallinato non si installa una semplice scatola vuota che ne simuli la presenza, in modo tale da scoraggiare quei “pirati della strada” che, in appena 41 giorni, hanno superato per 40.000 volte i 50 Km/h su una strada statale?