Calvirisortanews, 21
febbraio 2008
Vito Taffuri
Il
presidente della provincia Sandro De Franciscis dovrà
affrontare, subito dopo le elezioni politiche, il problema del doppio incarico.
Stando, infatti, ai contenuti del "Codice Etico" approvato lo scorso
16 febbraio dall'assemblea costituente del Partito Democratico, svoltasi alla
Fiera di Roma, sarà impossibile per un qualsiasi dirigente del partito cumulare
la sua carica politica con una funzione istituzionale di rilievo.
Ai sensi dell'articolo 3 dei Codice infatti, ciascun dirigente, ogni componente
di governo a tutti i livelli, nonché gli eletti nelle liste del Partito
Democratico dovranno evitare di cumulare una funzione monocratica
interna al partito con la titolarità di una carica istituzionale monocratica di equivalente o analogo livello territoriale:
l'unica eccezione è riservata a Veltroni, che potrà
cumulare la carica di segretario nazionale con quella eventuale (ma alquanto
improbabile stando ai sondaggi) di Presidente del Consiglio dei Ministri.
De Franciscis, dunque, non potrà conservare la carica
di presidente della Provincia, unitamente a quella di coordinatore provinciale
del Pd, ed a breve dovrà verosimilmente rinunciare
alla seconda, per la quale aveva ingaggiato una feroce
battaglia interna al partito con l'on. Pierino Squeglia,
sostenitore della corrente del coordinatore regionale lannuzzi.
Ma il "Codice Etico" approvato dal PD
potrebbe avere riflessi anche nel nostro piccolo comune. Nelle primarie del 14
ottobre 2007, infatti, il consigliere comunale Giovanna Gabriella Perrotta, già
eletta dall'assise comunale Presidente del consiglio a
fine novembre 2005, venne eletta all'assemblea costituente della Regione
Campania, nella circoscrizione Campania 2, collegio 7 di Capua,
quale capolista de "I Democratici Campani con De Franciscis"
e, in questa fase di transizione del partito, componente del direttivo
provinciale del PD: si ritroverebbe, perciò, nella condizione di ricoprire
contemporaneamente più cariche istituzionali elettive, dovendo rinunciare
verosimilmente a quella di Presidente del consiglio comunale. Ma sull’argomento dovrà esprimersi preliminarmente il
Comitato per l’attuazione del Codice Etico.