Calvirisortanews,
17 febbraio 2008
Vito
Taffuri
Il Parco archeologico di Calvi Risorta,
è circondato dal degrado assoluto: spazzatura, viabilità fatiscente. I
cittadini lanciano un SOS al Comune per porre rimedio allo stato che versa la
storia e l’arte dell’antica Cales.
Ogni giorno giungono turisti in auto e in pullman che in
effetti non riescono ad accedere all’interno dell’area archeologica per
colpa delle migliaia di buche e il lezzo di centinaia di metri di cumuli di
spazzatura assediati da cani randagi.
Spesso i visitatori scattano inorriditi foto alle montagne d’immondizia che
troneggiano lungo le strade dell’anfiteatro romano e di tutta l’area
archeologica. Le automobili sono danneggiate dalle canne sporgenti e dalla
vegetazione incolta lungo le strade. Tutto ciò non fa altro che danneggiare il
turismo e la convivenza civile per una mancata manutenzione ordinaria da parte
degli enti preposti.
Intanto dal Comune, amministrato dal sindaco Giacomo Zacchia,
l’assessore addetto Piero Ulderico Salerno, non fa arrivare alcun segnale d’iniziative
alle nostre denuncie giornalistiche. In ogni caso, speriamo di non fare la
stessa fine del castello aragonese, dove un ignoto
cittadino ripuliva tutta l’area a proprie spese, visto il poco interessamento
del comune.