Grazie ad Ornella per la sua tenera lettera
Il Mattino, 11 febbraio 2008
Ornella Della Vedova - Calvi Risorta
Non perdiamo l’ultimo treno
Ci sono momenti che si ricordano con
malinconia. Restano a farci compagnia, a ricordarci ciò che siamo
stati quando abbiamo dato il meglio di noi stessi o quando il mondo sembrava
caderci addosso.
Quante persone abbiamo
incontrato? E quante altre ancora fanno parte della
nostra vita?
È troppo breve la vita per permetterci
di rimandare i sogni. Bisognerebbe avere il coraggio di leggersi dentro,
capire. Quante volte abbiamo avuto il rimorso di non aver detto "ti voglio
bene" a chi ci stava più vicino?
Scoprire d’un tratto che i momenti
belli sono troppo brevi. Piangere
per la mancanza di qualcuno, troppo tardi per dire che era speciale e che
eravamo felici che facesse parte della nostra vita. Le emozioni sono
come treni in corsa, non si fermano se si accorgono che non c’è nessuno che sta
lì ad aspettarle; bisogna inseguirle.
Allora non lasciamo che l’ultimo treno
parta senza di noi. La giostra della vita gira anche senza il nostro aiuto, ma potrebbe girare più veloce grazie a noi. A goccia a goccia
si fa il mare. Non scacciamola la felicità quando è a
un palmo dal nostro naso.
Voglio ringraziare tutte le persone che
fanno parte della mia vita, perché domani potrebbe essere troppo tardi.
Grazie a chi
c’è, a chi mi ha permesso di farsi conoscere.
Grazie a chi
mi ha regalato una parte di sè.
Grazie a chi
non c’è più e che non dimenticherò mai.
Grazie a chi
mi ha asciugato le lacrime, a chi mi ha preso per mano e mi ha reso più forte. Sono
felice di scorgere, tra tante cose negative, persone fantastiche.
Grazie a chi riesce a
essere ancora vero.
Tra le denunce di tanti guai, benvenuta
una lettera tenera.
In certi tempi aspri può essere di aiuto non avere paura dei sentimenti, strabattendocene
di tutti quanti invitano alla sobria concretezza e scambiano per retorica ogni
buona intenzione.