COMMERCIANTE AMBULANTE TRUFFATO

 

Calvirisortanews, 08 febbraio 2008

 

Vito Taffuri

 

Prima gli mollano un biglietto da 50 euro perfettamente contraffatto e poi gli affibbiano un carico di lattine di Coca Cola per la maggior parte vuote. E come se non bastasse, due ragazzi si stavano allontanando dal chiosco volante dopo aver consumato ma senza aver pagato nemmeno un centesimo, che ogni giorno fa sosta lungo la SS6 Casilina, nel territorio del comune di Calvi Risorta, a pochi passi dal Centro Edili Izzo, facendo gustare i suoi panini Doc.


Non gli è rimasto altro sistema: ha sfoderato la tromba, strumento con il quale riesce a fare dei veri virtuosismi sonori, e li ha richiamati al dovere. I due ragazzi, ormai distanti, quasi trecento metri, si sono voltati per vedere da dove provenisse il suono e lui, il trombettiere gli ha fatto chiaro accenno al vil danaro mancato… Due volte truffato ma la terza è davvero troppo.


Avrà ragionato così Olindo Cocozza, il trombettiere di Teano con la passione per la musica. Ne sa una più del Diavolo e nessuno può gabbarlo senza colpo ferire. Infatti, per i due primi episodi di cronaca ha fatto in tempo a segnarsi i necessari elementi che gli hanno poi permesso di sporgere regolare denuncia ai carabinieri.

Per il terzo, solo una risata. “Ma stare sulla strada -dice- è davvero un fatto difficile. C’è da aver a che fare con ogni tipo di persone: i buoni a nulla e i capaci di tutto. Ma quelli che non sopporto proprio -dice- sono i furbastri, quelli che pensano: io questo lo frego.


E no cari miei, non è facile farla alTrombettiere’. Alle spalle una vita di sogni e soddisfazioni, il trombettiere ha avuto persino il privilegio di essere riuscito a rimettere in sesto la banda di musica ufficiale della città di Teano.


Non solo, è noto su tutto il territorio per aver ritrovato una delle antichissime trombe utilizzate durante i primissimi anni delle commemorazioni dell’Incontro di Teano. Si tratta della famosa ‘Tromba di Garibaldi’ che custodisce gelosamente come una reliquia.

 

Nessuno, insomma, poteva farla a Olindo il trombettiere.