Calvirisortanews, 12
gennaio 2008
Vito Taffuri
Riprende
l’ondata di furti senza tregua e a questo punto anche senza sonno nella
frazione di Visciano. Ad agitare le notti dei caleni,
sono sempre loro: i ladri delle ville.
Luogo del furto, questa volta, è stato il supermercato “Decò”
e l’abitazione di Pietro Di Lettera, che si trova nello stesso stabile.
Possiamo dire che la lista è lunga di quello che è stato derubato, in quanto sono stati portati via due anelli di cui uno in
oro bianco e l’altro rosso, due paia di orecchini di oro bianco, e infine
sottraevano addirittura un giubbino del figlio.
Non contenti, portavano via dalla camera da letto, prima di abbandonare
l’appartamento, una borsa che conteneva le chiavi del sistema d’allarme e del
negozio, per poi continuare l’azione criminale all’interno dell’attività
commerciale.
Ma i forti e insistenti rumori, causati dai malviventi nella attività
commerciale, hanno svegliato Emilio, il quale accortosi di quanto accadeva,
dava l’allarme svegliando prima il fratello Pietro, che nel frattempo era stato
già derubato, e poi mettendo in fuga il ladro o i ladri, allertando
i carabinieri.
Ai carabinieri di Calvi Risorta, retti dal maresciallo
capo Massimo Petrosino, ai quali è stato denunciato l’accaduto, i malcapitati
hanno raccontato che si sono svegliati con un forte mal di testa, dettaglio che
ha insinuato nella mente degli inquirenti il sospetto dell’uso di sostanze
soporifere spruzzate negli ambienti.
In ogni caso, l’episodio pone l’accento per l’ennesima volta allo
stato di scarsa sicurezza costantemente presi di mira da malviventi, e
sancisce soprattutto la vulnerabilità delle periferie, della quale i residenti
si lamentano da sempre.
Vivere col terrore che un individuo possa intrufolarsi in casa propria, senza
alcuna difficoltà, è una condizione a dir poco degradante che toglie a chiunque
la viva, ogni forma di serenità e di possibilità di vivere in maniera agiata.