PRESI IN QUATTRO PER TRAFFICO DI DROGA: TRA
QUESTI UNO DEI "BELFORTE"
Casertaoggi, 10 gennaio 2008
Vasta
operazione anti droga: le forze dell’ordine arrestano
quattro malviventi che rifornivano di droga dei giovani pusher del matesino. Tra
i destinatari dei provvedimenti, un pregiudicato contiguo al feroce clan marcianisano dei “Belforte” e uno
a quello riconducibile ai cosiddetti “Scissionisti”.
Nella
mattinata di oggi, i militari della Compagnia dei
carabinieri di Piedimonte Matese,
diretta dal capitano Salvatore Vitiello, hanno
stretto le manette ai polsi di un gruppo di criminali accusati a vario titolo
di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti e di traffico di
sostanze narcotiche.
Si tratta di: Luigi Barra, cinquantaduenne di Casavatore di Napoli, ritenuto contiguo alla cosca camorristica degli “scissionisti”; Ferdinando Cappabianca, trentanovenne di Capodrise,
affiliato al clan camorristico dei “Mazzacane” di Marcianise; Salah Moufatih, di trentacinque
anni; il fratello di quest’ultimo, Mohamed Moufatih, di trentasette
anni, originari del Marocco.
Gli
ordini di custodia cautelare che hanno portato a trarre in arresto
i quattro pregiudicati sono stati emessi dal Giudice per le indagini
preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta del
Pubblico ministero Marco Guarriello e grazie ad una
scrupolosa indagine condotta dai militari della stazione dei carabinieri di Prata Sannita, condotta dal maresciallo Giuseppe Sileo.
Secondo
le indagini delle forze dell’ordine, impegnati nel debellare il fenomeno dello
spaccio di droga nell’area del Matese e in tutto
l’Alto casertano, i quattro fornivano di droga -
cocaina, hashish e marijuana - , nella maggior parte
dei casi a giovanissimi “pusher” dei comuni dell’Alto Casertano.
Questi,
come in una catena di distribuzione, a loro volta, rifornivano attraverso la
cessione di modiche quantità, il mercato locale dello spaccio. Proprio per
questo i provvedimenti sono arrivati anche a carico di altri
malviventi che avevano formato delle piazze dello spaccio di sostanze
stupefacenti che stavano danneggiando le giovani generazioni nella zona.
Oltre
i quattro arresti, i militari della Benemerita hanno deferito alla competente
Autorità Giudiziaria, ben ventidue persone residenti in vari comuni del casertano: Piedimonte Matese, Dragoni, Prata Sannita, Pratella, Riardo, Pietramelara, Vairano Patenora, Pietravairano, Mignano Montelungo, Sparanise e Calvi Risorta.
Gli
stessi, tutti in giovane età e nella maggior parte dei casi studenti
appartenenti a rispettabilissime famiglie, risultano
tuttora indagati per detenzione e spaccio. Nel corso delle indagini, sono state
centinaia le dosi di cocaina, hashish e marijuana sottoposte a sequestro.
L’attività
investigativa, svolta anche attraverso intercettazioni telefoniche, ha
consentito ai militari di svelare anche alcuni linguaggi in codice solitamente
utilizzati per l’acquisto della droga.
Ad
esempio “portami un caffè” corrispondeva alla richiesta di una bustina
contenente un grammo di cocaina, che veniva pagato
anche fino a settanta euro, mentre invece “portami il bimbo grosso” equivaleva
alla richiesta di un panetto di hashish.
Le
indagini per i Carabinieri non sono comunque ancora
concluse e già nei prossimi giorni la maxi inchiesta antidroga che vede
coinvolta la zona del Matese e tutto l’Alto Casertano, potrebbe portare ad altri clamorosi sviluppi.