RACCOLTA DIFFERENZIATA: IL COMUNE PERDE ALTRI FINANZIAMENTI. AUMENTI DELLE TARIFFE IN VISTA

            

Calvirisortanews, 17 dicembre 2007

 

Vito Taffuri

 

Sul sito della Regione Campania è stato pubblicato l’elenco dei 98 comuni virtuosi che hanno raggiunto o superato il tetto del 35% di raccolta differenziata, e che potranno pertanto accedere ai finanziamenti previsti dal meccanismo della “premialità”.

 

Si tratta di 819.000,00 € ripartiti dall’Assessorato alle Politiche ambientali, che sulla base dei dati forniti dal Commissariato straordinario per l’emergenza rifiuti: finanziamenti attinti da un apposito fondo di incentivazione teso a sostenere interventi nel settore della raccolta differenziata dei rifiuti.

 

Nella provincia di Caserta sono stati premiati i comuni di Baia e Latina, Caianello, Piana di Monte Verna, Pietramelara,

Pietravairano, Portico di Caserta e Riardo. E la nostra cittadina? Non solo non è stata premiata – non avendo raggiunto il tetto del 35% di differenziata e non avendo nemmeno incrementato, nel primo semestre 2007, la percentuale della differenziata rispetto all’anno precedente –, ma da anni viene ormai sistematicamente penalizzata, con un incremento delle tariffe dello smaltimento, previsto da apposita ordinanza commissariale per i comuni inefficienti nella differenziata.

 

Un incremento che nel 2006 ha portato la giunta Zacchia ad aumentare le tariffe della tassa rifiuti del 40%, facendo lievitare le stesse dagli 1,55 € per metro quadro, applicate dalla giunta Caparco, ai 2,17 € stabiliti su indicazione dell’assessore alle finanze, dr. Ermanno Izzo: una tariffa che è tra le più alte d’Italia a fronte di un servizio quantomeno deficitario.

 

Eppure ricordiamo ancora le celebri e trionfanti affermazioni dell’assessore all’ecologia, Carmelo Bonacci, che il 29/10/2004, in un articolo apparso sul Corriere di Caserta, dopo aver comunicato che la raccolta differenziata aveva raggiunto il 25% dichiarava testualmente “Finalmente marciamo a passo veloce, resta parecchio da fare per mettersi in regola con il Decreto Ronchi ed andare anche oltre, così come rientra negli obiettivi dell’amministrazione comunale. Quello che è certo che l’obbiettivo dell’amministrazione civica retta da Zacchia, è il fatto di poter applicare uno sconto ulteriore del 10 per cento sulla tassa dei rifiuti, oggi molto salata".

 

Il 30/12/2004, sempre sul Corriere di Caserta, si arrivava ad affermare che la raccolta differenziata aveva raggiunto a Calvi Risorta il 57 per cento del totale! Dati sconfessati dal Commissariato di Governo che ha bocciato il nostro comune due volte: la prima con l’aumento delle tariffe di smaltimento per la nostra inefficienza, la seconda con la mancata erogazione dei finanziamenti incentivanti.

 

Al completo fallimento del progetto di raccolta differenziata si accompagna, dunque, anche il fallimento degli ambiziosi obiettivi finanziari, i quali prevedevano nei proclami uno sconto del 10% sulle tariffe praticate dalla giunta Caparco, trasformatosi invece in un incremento del 40% (questo sì molto salato).

 

Con due interrogazioni consiliari, inoltre, i gruppi di opposizione del dr. Giovanni Marrocco e di Antonio Caparco hanno richiesto al sindaco ed all’assessore alle finanze un abbattimento delle tariffe della tassa rifiuti del 60%, limitatamente all’anno 2007 (dai 2,17 € ai 0,87 € al metro quadro), così come previsto dal d. lgs. 507/1993 nei casi di disservizi legati ad irregolarità nella frequenza di raccolta dei rifiuti: situazione che rientra, per legge, tra i casi di abbattimento obbligatorio delle tariffe.

 

La concreta applicazione di tale richiesta richiedeva, però, l’adozione di una variazione di bilancio, da parte del consiglio, entro il 30 novembre 2007: termine spirato senza che la giunta abbia portato l’argomento in consiglio. Tutto inalterato, dunque, anche per l’annualità 2007. E le prospettive non sono certo incoraggianti. Con un recente decreto legge è stato previsto che i comuni debbano garantire, a patire dal 2008 e per cinque anni di seguito, la copertura integrale dei costi del servizio.

 

Nel nostro caso questo equivarrebbe – in considerazione di una politica finanziaria che ha fatto ben poco sul fronte del recupero dell’evasione – ad un ulteriore aumento delle tariffe del 55%, che passerebbero così, a partire dal prossimo 1° gennaio, dai 2,17 € a qualcosa come 3,36 € al metro quadro. Uno scenario davvero inquietante che si completa con altri “doni natalizi” offerti dall’amministrazione.

 

Parliamo delle migliaia di multe per superamento dei limiti di velocità accertate, a partire dal 9 agosto 2007, da due autovelox fissi, fatti installare dall’amministrazione Zacchia sulla S.S. Casilina, all’altezza del Centro Edile Izzo, e sulla S.S. Appia, all’altezza della centrale termoelettrica di Sparanise. Multe salatissime che in questi giorni stanno facendo tribolare non poche famiglie di Calvi Risorta visto, che, spesso, si accompagnano anche alla sospensione o alla revoca della patente di guida.

 

C’è da dire, però, che i consiglieri di minoranza (Giovanni Marrocco, Massimo Taffuri, Casto Geremia, Nicola D’Onofrio, Antonio Caparco e Gaetano Capuano) – i quali avevano già segnalato alle autorità competenti le presunte irregolarità della gara d’appalto per il noleggio degli autovelox, poi confermate dal Ministero dei Trasporti e dall’Autorità di Vigilanza –, grazie all’ausilio di alcuni legali, hanno predisposto un modello di ricorso, da presentare al Giudice di Pace entro 60 giorni dalla notifica, che sarà distribuito ai cittadini incappati nei già famigerati autovelox del sindaco Zacchia.

 

Insomma una vera e propria gragnola di tasse che piovono dalla giunta, la quale, sotto la guida dell’assessore alle finanze e alle politiche sociali, Ermanno Izzo, sta letteralmente dissanguando i contribuenti caleni.

 

Non si può infatti dimenticare l’avvenuto raddoppio dei contributi di costruzione e dei diritti di segreteria dell’ufficio tecnico (qualcuno si ricorderà il famoso manifesto “Il caro mattone” del Gruppo Misto, capeggiato dal dr. Marrocco); l’aumento delle tariffe dell’illuminazione votiva del 30% circa; la mancata restituzione di quasi 1.000,00 € (il ribasso d’asta) per gli acquirenti dei loculi cimiteriali (anche questo tra i programmi di Zacchia, sollecitato dal Gruppo Misto con apposita deliberazione consiliare, bocciata dalla giunta, e con il manifesto “I Patti si rispettano”); la soppressione di fatto dei contributi alle famiglie indigenti che, con la giunta Caparco, venivano puntualmente assegnati, a Pasqua e a Natale, con sostanziosi importi, mentre da quando l’assessorato alle politiche sociali è finito nelle mani del dr. Ermanno Izzo, vengono erogati dei contributi di importo ridicolo una sola volta l’anno; senza contare che, qualora venisse confermato il dissesto finanziario annunciato dai consiglieri di opposizione, i cittadini saranno tutti chiamati al ripiano dello stesso, con ulteriori inasprimenti dei tributi comunali.

 

Con queste premesse suoneranno quasi come una beffa gli auguri di Buon Natale che l’amministrazione ci rivolgerà con i soliti manifestini!