AUTOVELOX NEI PROSSIMI GIORNI SUL NOSTRO SITO SARANNO DISPONIBILI I MODELLI PER I RICORSI

Calvirisortanews, 09 dicembre 2007

 

Vito Taffuri

 

Sono da poco attivi, ma hanno già stabilito il nuovo primato nazionale di sanzioni comminate agli utenti della strada. Parliamo degli autovelox fissi fatti installare dal comune di Calvi Risorta sulla S.S. Casilina, al Km 183+515 (presso il Centro Edile Izzo) e sull'Appia al Km 189+646 (presso l'impianto di distribuzione dell'EWA, all'altezza della centrale termoelettrica di Sparanise), in funzione dallo scorso 9 agosto 2007.


Proprio in questi giorni inizieranno le prime notifiche dei verbali di violazione al codice della strada per superamento dei limiti di velocità, elevati al ritmo di oltre 1.000 al giorno dai famigerati Traffiphot, in grado di monitorare contemporaneamente ed in piena autonomia tre corsie di marcia 24 ore su 24.


E’ stato così superato il primato che apparteneva ai comuni di Gaglianico e Riparbella dove, in un solo mese, erano stati comminati ben 7.000 verbali. Non tutti sanno però che al comune di Calvi Risorta spettano anche altri primati poco lusinghieri.


Già da tempo, infatti, i gruppi consiliari di minoranza, guidati dal dr. Giovanni Marrocco e dall'ex sindaco Antonio Caparco, hanno inviato numerose segnalazioni alle autorità competenti, nelle quali denunciavano le possibili violazioni legate all'inosservanza delle normative comunitarie e ad altre irregolarità dei capitolato che, a detta dei citati consiglieri, avevano sostanzialmente eluso ogni meccanismo concorrenziale, facendo sì che alla gara partecipasse e vincesse un unico concorrente, il quale percepisce un ''aggio record" del 42,75% sugli importi complessivamente riscossi dal comune.


Successivamente gli stessi consiglieri hanno scoperto addirittura che la società vincitrice non era nemmeno abilitata all'attività di "installazione, manutenzione e noleggio di apparecchiature per il controllo del traffico; dei limiti di velocità e degli impianti semaforici" se non dal 1° aprile 2007, pur essendosi aggiudicata la gara il 18/10/2006.


Proprio a seguito degli esposti dei gruppi di minoranza, il Ministero dei Trasporti ha emanato l'ormai famosa risoluzione n. 0076108 del 03/08/2007, che conferma gran parte delle irregolarità segnalate dai consiglieri. Il Ministero dei Trasporti ha giudicato infatti, il corrispettivo da elargire all'aggiudicatario (42,75% delle multe incassate dal comune) "ingiustificato nelle sue modalità di definizione, in quanto dovrebbe essere quantificato in base al costo delle effettive operazioni effettuate", facendo altresì rilevare la mancanza di una motivazione plausibile che giustificasse tale corrispettivo ed una parziale violazione dei vincoli di destinazione previsti dal Codice della Strada.


In altri termini il Ministero afferma che la locazione degli autovelox deve avvenire con il pagamento di una cifra fissa e non di una percentuale sugli importi riscossi, poiché il numero dei verbali ed il loro importo non possono in alcun modo essere influenzati dalla ditta che svolge il servizio, giacché il principio informatore del Codice della Strada è la "sicurezza della circolazione stradale" e non certo l'interesse economico di un privato.


La risoluzione ha suscitato molto clamore nell’intero circuito nazionale, essendo stata ripresa da siti internet e riviste specializzate, nonché da quotidiani e trasmissioni televisive. La stessa Procura della Repubblica ha deciso di vederci chiaro, aprendo un fascicolo d'indagine.


I consiglieri di minoranza hanno infatti, calcolato che, nell'arco dei 5 anni di appalto ed ipotizzando circa 1.000 verbali al giorno, potrebbero teoricamente finire nelle casse della società incaricata dal comune oltre 54.500.000,00 € per il solo noleggio di apparecchiature che costano pressappoco 50.000,00 € cadauna: con un rendimento annuale di quasi l'11.000%, stiamo sicuramente parlando dell'investimento più redditizio che può offrire oggi il mercato! Al comune - una volta detratte le spese di noleggio, di riscossione e di spedizione - non resterebbe invece che il 40% delle entrate riscosse.


Dopo il Ministero dei Trasporti è stata la volta dell'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici, la quale richiama la citata risoluzione del Ministero dei Trasporti e, in modo laconico ma fermo, "dispone al sig. Sindaco di attenersi a quanto in essa riportata", evitando nella sostanza il pagamento di percentuali sulle contravvenzioni riscosse alla ditta noleggiatrice degli autovelox.


Abbiamo sentito sull'argomento il consigliere Giovanni Marrocco, il quale afferma: “Centinaia di famiglie dell'agro caleno e di Calvi Risorta in particolare, riceveranno per le feste di Natale, la sgradita sorpresa di dover impegnare la propria tredicesima per pagare decine di contravvenzioni, elevate a loro carico dagli autovelox installati dalla giunta Zacchia, ed in molti casi di vedersi ritirare persino la patente di guida”.


L'infelice scelta politica non è certo ricollegabile ad esigenze di tutela e sicurezza degli utenti della strada, ma è solo un tentativo di impinguare le casse comunali ormai in rosso, peraltro mal gestito poiché la fetta più grossa delle contravvenzioni verrà intascata da ditte private. Ne è testimonianza anche la segnaletica utilizzata, del tutto irregolare e non affatto avvistabile, inadeguata dunque a garantire l'effetto preventivo e di deterrente.


Insieme al gruppo consiliare di Antonio Caparco abbiamo già segnalato, nell'ambito dei nostri doveri di controllo, le possibili irregolarità dell'appalto alle autorità competenti. Tuttavia, a dispetto di quanto già deliberato dagli organi di controllo, l'amministrazione non ha esitato a notificare queste salatissime contravvenzioni, garantendo il pagamento al noleggiatore con un assurdo sistema a percentuale, foriero di notevoli danni erariali.


A questo punto, in attesa della conclusione delle indagini della magistratura, abbiamo predisposto, con l'ausilio di legali di nostra fiducia, dei modelli di ricorso da presentare al Giudice di Pace di Pignataro Maggiore, che tutti possono scaricare liberamente nei prossimi giorni dal sito www.calvirisortanews.it.


Nel frattempo, il comando della P.M. sembrerebbe aver già predisposto altre decine di migliaia di contravvenzioni, pronte per essere notificate a giorni, che porterebbero ad un ritocco costante del fresco primato stabilito dal comune di Calvi Risorta.


segue:

Ministero dei Trasporti

Dipartimento per i Trasporti Terrestri
Direzione Generale per la Motorizzazione
Divisione VIII

REGISTRO UFFICIALE
Prot: 0076108-03/08/2007- uscita

Ai Consiglieri di minoranza del Comune di Calvi Risorta

07 Agosto 2007 prot N. 906

E.p.c. Alla Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture
via di Ripetta 246
00186 ROMA

Alla Procura della Repubblica c/o Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

Alla Prefettura di Caserta

Alla Autorità garante della concorrenza e del mercato

Piazza G. Verdi, 6/a 00198 ROMA

Alla Corte dei Conti - Sezione Regionale di controllo della Campania
Via Ammiraglio Acton, 35
80133 Napoli.


Oggetto: appalto per l'affidamento del servizio di accertamento delle violazioni al Codice della Strada., tramite l'utilizzo di apparecchiature fisse di rilevazione delle infrazioni, da parte del Comune di Calvi Risorta ( CE ) ( v.S. lettera del 16 aprile 2007)

 

Con riferimento al quesito in oggetto e per quanto di competenza dell'Ufficio scrivente, si precisa quanto segue.


Accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, e tra queste quelle relative al superamento dei limiti massimi di velocità, ricade tra le attività di cui all'art. 11 c. 1 lett. a) del Nuovo Codice della Strada (D.L.vo 30.04.1992 n. 285).


Esso costituisce servizio di polizia stradale, e pertanto non può essere delegato a terzi, pena la nullità giuridica degli accertamenti, e la censurabilità delle amministrazioni inadempienti, in quanto in contrasto con la previsione dell'articolo 345 comma 4 del regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della strada, secondo il quale l'accertamento delle violazioni ai limiti massimi di velocità deve essere eseguito attraverso la "gestione diretta" delle apparecchiature da parte degli organi di polizia stradale. (CORTE DI CASSAZIONE - SEZIONE I CIVILE Sentenza 7 novembre 2003 n. 16713 ).


Tra l'altro appare evidente come il Legislatore all'art. 345 richiamato, abbia espressamente previsto come l'attività di accertamento per il rilevamento della velocità sia espletato previa l'utilizzo di apparecchiature approvate a condizione che siano nella disponibilità degli stessi organi accertatori"- non specificando la natura del titolo o del possesso.


Al contrario, le singole apparecchiature possono essere noleggiate con contratti che prevedano, altresì, gli interventi di manutenzione, essendo sufficiente che le stesse siano nella disponibilità degli organi di polizia stradale, ai sensi dell'art. 345 richiamato.


La convalida e sottoscrizione di verbali di accertamento, a parere di questo Ufficio, deve essere effettuata dagli organi di polizia stradale, e così pure ogni altra operazione che concorra alla formazione dell'atto pubblico, nel rispetto delle disposizioni a tutela della riservatezza. Possono invece essere affidate a terzi o svolte sotto il diretto controllo degli organi di polizia stradale le attività puramente manuali (quali rimozione e sostituzione dei rullini, sviluppo e stampa dei fotogrammi, e masterizzazione dei dati relativi, ovvero le procedure di notifica ).


Nel caso in cui le operazioni di sviluppo e stampa della documentazione fotografica siano affidate a soggetti privati, si ricorda che con parere del 19 dicembre 1998, poi ripreso dal Ministero dell'Interno con la circolare prot. n. M/2103/A del 16marzo 1999, il Garante per la protezione dei dati personali ha affermato che nel trattamento dei dati connesso allo svolgimento dei propri compiti, "ciascun soggetto pubblico può avvalersi del contributo di privati, affidando ad essi determinate attività che rientrano nella sfera di titolarità dell'Amministrazione stessa, non comportando decisioni di fondo sulle finalità e sulle modalità di utilizzazione dei dati (...), ma, piuttosto, limitati margini di autonomia in ordine al concreto svolgimento del servizio e a scelte tecnico-operative".


Devono comunque essere rispettate alcune condizioni; infatti:

- è necessario che i dipendenti della struttura privata operino in qualità di "incaricati del trattamento" (art. 19 della legge n. 675/96);-. gli stessi devono agire sotto la diretta sorveglianza e secondo le istruzioni del "titolare" (art. 1, comma 2, lett. d)) e del "responsabile" (art. 1, c. 2, lett, e) e art. 8) del trattamento (art. 8, comma 5); - il ruolo di "incaricato" del trattamento può essere svolto soltanto da una persona fisica; - si può nominare come "responsabile" la società incaricata, ovvero una o più persone operanti nell'Amministrazione Pubblica, ovvero una o più persone operanti nella medesima società.


A tali condizioni, il privato è legittimato a trattare i dati in possesso della struttura pubblica, ma è comunque vincolato ad utilizzarli svolgendo compiti che devono risultare da, un atto scritto (provvedimento amministrativo o convenzione).

Ciò premesso, con riferimento al caso segnalato, per quanto concerne il corrispettivo da elargire all'aggiudicatario dell'appalto, corrispondente al 42,75% degli introiti delle sanzioni amministrative, sempre e comunque nel rispetto dei pareri che saranno espressi dagli organismi in indirizzo, più esperti in materia in ordine alle procedure di gara e di affidamento, tale corrispettivo appare ingiustificato nelle sue modalità di definizione, in quanto dovrebbe essere quantificato in base al costo delle effettive operazioni effettuate, in conformità a quanto disposto dal comma 4 dell'art. 201 del Codice della strada.


Appare chiaro che le procedure appaltate rientrano tra "le spese di accertamento" e, essendo possibile una quantificazione analitica dei costi, è possibile determinare il corrispettivo da riconoscere all'impresa appaltante.

Inoltre, se da una parte appare illogico in un rapporto contrattuale con natura "do ut facias" vincolare il corrispettivo per la prestazione ad una "alea" corrispondente ad una percentuale delle sanzioni amministrative comminate, dall'altra appare alquanto paradossale che l'attività di accertamento sia effettuata dai medesimi soggetti che hanno accettato tale rischio contrattuale, in tal modo questi soggetti determinerebbero loro stessi l'entità del corrispettivo, raggirando altresì il rischio contrattuale.


Tra l'altro, la procedura così come ipotizzata appare violare in parte anche le disposizioni dettate dall'art. 208 del Codice della strada, che stabilisce la destinazione dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie.


Difatti, una determinazione "apriori" del costo del servizio, basata su una percentuale predefinita e senza una motivazione plausibile che giustifichi tale corrispettivo, limiterebbe in modo sostanziale le percentuali che spettano ai soggetti beneficiari richiamati nel medesimo articolo 208, con il rischio di pregiudicare le attività e gli obbiettivi da perseguire che sono finanziati con i fondi in questione.


Si resta a disposizione per eventuali ulteriori richieste.



Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici
di lavori, servizi e forniture
SERVIZIO ISPETTIVO
SETTORI 3 VIGILANZA

REGIONE CAMPANIA
PROVINCE CASERTA E SALERNO
VIA DI RIPETT, 246 -00186 ROMA
Tel. 06.36723526

Spettabile COMUNE DI CALVI RiSORTA
Via XX Settembre, 1 81042 Calvi Risorta (CE)

Prot, n. 60385/07/isp
GE 605/107
(citare sempre nella risposta)


Oggetto: appalto per l'affidamento del servizio di accertamento delle violazioni al c.d.s., tramite l'utilizzo di apparecchiature fisse di rilevazione delle infrazioni, da parte del Comune di Calvi Risorta (CE).


In argomento si allega la nota del Ministero dei Trasporti Dipartimento per i Trasporti Terrestri Direzione Generale per la Motorizzazione prot. 76108 del 318/07 a firma del Direttore Generale. Si dispone al Sig. Sindaco di attenersi a quanto in essa riportata.



NONOSTANTE TUTTO ARRIVERANNO LE CONTRAVVENZIONI, ANCORA UNA VOLTA ABBIAMO RAGIONE NOI, CON LE NOSTRE INCHIESTE GIORNALISTICHE.


Vito Taffuri



Calvi Risorta, 09 Dicembre 2007