A Giugliano si riparte dai beni confiscati alla camorra

Il Sole24ore, 14 novembre 2007

Andrea Abbamonte, Assessore alle politiche per la sicurezza della Campania

Si terrà a Giugliano, in provincia di Napoli, all’interno di un bene confiscato alla camorra, la seconda edizione di Pol.i.s., la Conferenza regionale per la promozione delle politiche integrate di sicurezza delle città e del territorio regionale, promossa dall’ Assessorato alla Sicurezza della Regione Campania, guidato da Andrea Abbamonte.

A tracciare un bilancio sulle tre leggi regionali contro l’usura, il racket ed il riuso dei beni confiscati, lunedì 19 novembre, presso il “Parco Rea” - sequestrato all’omonima famiglia e su cui sorgerà il nuovo tribunale di Giugliano - ci saranno , fra gli altri, il ministro della Giustizia Clemente Mastella, il Vice Ministro dell’Interno Marco Minniti, il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Francesco Forgione, il Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso, oltre alle autorità locali (si veda programma allegato).

Beni confiscati

In Campania, su circa 1.170 beni confiscati, di cui almeno 700 già destinati, 20 diventeranno, per la loro rappresentatività, simbolo della lotta alla camorra. Tra questi: il Castello mediceo di Ottaviano (NA), appartenuto a Raffaele Cutolo; il Palazzo di Giustizia di Giugliano (NA), confiscato al clan Rea; la villa di Sandokan a Casal di Principe (CE), confiscata a Walter Schiavone; il Parco Caleno di Calvi Risorta (CE) sui terreni appartenuti a Eduardo Cante, l’avvocato del boss Lorenzo Nuvoletta; e l’hotel Parco delle Querce di Contursi Terme con annesso complesso immobiliare ‘Acque minerali Cantani’ in località Ponte Mefita (SA), confiscati a Giovanni e Vincenzo Marandino.

Percezione sicurezza

 

Nel pomeriggio il Censis presenterà i dati sulla percezione della sicurezza. Il 62,2% dei cittadini campani evita di indossare oggetti preziosi (effetto scippi), con punte del 67,1% tra le donne e del 73,3% tra gli ultrasessantaquattrenni; il 48,3% evita zone malfamate o isolate (la quota è del 60,4% tra le donne e del 56,8% tra gli individui con oltre 64 anni di età) 44,6% di norma non rivolge la parola agli sconosciuti.