Caldaie: Seproter contestata
Casertanews, 14 novembre 2007
Chi
dovrebbe tutelare i cittadini? Pollice verso per il presidente della Provincia
e i responsabili tecnici di tutti i Comuni interessati al collaudo delle
caldaie termiche per cui il termine dovrebbe scadere
nei prossimi giorni.
Incredibile
la disparità di trattamento che si registra fra i pochi Comuni, come Castel Campagnano, dove più volte
negli ultimi tempi sono stati affissi manifesti dai quali risulta
che entro il 19 novembre bisogna inviare la certificazione di avvenuto collaudo
e un versamemto alla Seproter
per evitare sanzioni e controlli a tappeto, e tantissimi Comuni, come Caiazzo dove invece la cittadinanza non risulta
assolutamente informata.
Non
è tutto perché, mentre dai manifesti la scadenza per
ottemperare senza subire controlli domiciliari e sanzioni risulta al 19
novembre, dal sito Internet risulta al 15 novembre e da un comunicato della
ditta Napolitano Srl.,
immaginabile subappaltatrice dei controlli, risulta che la documentazione alla Seproter deve giungere entro il 31 dicembre.
Ciò
riguarda i seguenti Comuni: Ailano, Alife, Alvignano, Baia e Latina, Bellona, Caiazzo, Calvi Risorta, Camigliano, Capriati al Volturno,
Castel Campagnano, Castel di Sasso, Castel Morrone, Castello del Matese, Ciorlano, Dragoni, Fontegreca,
Formicola, Gallo Matese, Giano Vetusto, Gioia
Sannitica, Letino, Liberi, Pastorano,
Piana di Monte Verna, Piedimonte,
Pietramelara, Pietravairano,
Pignataro Maggiore, Pontelatone,
Prata Sannita, Pratella, Raviscanina, Riardo, Roccaromana,
Rocchetta e Croce, Ruviano, San Gregorio Matese, San Potito Sannitico, Sant'Angelo
d'Alife, Vairano Patenora, Valle Agricola, Vitulazio;
Ma
neanche è tutto perché, secondo attendibile fonte, il CDA della Seproter è stato rinnovato solo da pochi giorni dopo un
periodo di gestione controllata, per cui non avrebbe
avuto alcun potere di emanare avvisi ma, invitando i possessori di caldaie a
pagare subito, il precedente Consiglio avrebbe potuto incassare somme che non
gli sarebbero spettate.
Secondo
la stessa fonte, prima di insediarsi, approvare i vari bilanci arretrati ed
ottenere una nuova autorizzazione prefettizia, ugualmente la Seproter, che era stata già data
per fallita a beneficio di una società denominata Aequalia,
non avrebbe alcun potere per cui il presidente della Provincia, da cui la società
dipende, dovrebbe intervenire bloccando subito ogni controversa procedura in
atto ed incaricando il nuovo consiglio di predisporre tutto daccapo, comprese
le scadenze, chiare e inequivocabili.
In
tal senso dovrebbero muoversi anche i sindaci dei Comuni interessati, ma pare che solo uno lo abbia fatto.