Salvatore
Minieri
Calvirisortanews, 14
novembre 2007
Sarà
ascoltata nei prossimi giorni, presso gli uffici della Questura, la dottoressa
Anna Caianiello, comandate della Polizia Municipale calena. L’ufficiale dei caschi bianchi del Comune di Calvi Risorta, molto probabilmente, dovrà rispondere a
domande che cercheranno di far luce sulle probabili ingerenze della camorra
locale nel funzionamento della macchina amministrativa cittadina.
Si indaga senza soluzione di continuità nelle pieghe
della politica calena e, soprattutto tra gli intrighi
delle gare d’appalto che, fino a questo momento hanno portato all’arresto
dell’ingegnere Antonio Bonacci (al quale è stata
revocata la misura restrittiva dei domiciliari martedì mattina) e del legale
rappresentante della ditta risultata vincitrice nella gara per la fornitura di giostrine da installare nel parco ludico pubblico.
Gli interrogatori da parte degli inquirenti si susseguono ormai da tre
settimane e cercano stabilire quali siano le pressioni
delle consorterie camorristiche dell’agro caleno sulle decisioni prese dall’Amministrazione all’atto
dello svolgimento delle gare di appalto. L’interrogatorio alla dottoressa Caianiello è solo l’ultimo di un lungo rosario di incontri e riunioni che gli organi di vigilanza hanno
voluto tenere con le parti politiche e civili di Calvi Risorta.
Solo qualche mese fa, la comandante Caianiello aveva
chiesto ben 350 mila euro di risarcimento, per danni morali, d’immagine e
professionali al sindaco Giacomo Zacchia, reo di aver
messo in atto nei confronti della comandante un mobbing
asfissiante. La Caianiello, infatti, venne giudicata inadatta a ricoprire il ruolo di comandante
della Polizia Municipale in quanto, secondo il sindaco, stressata e non
all’altezza del compito.
Dopo
le visite mediche e le valutazioni delle commissioni preposte, la Caianiello era stata reintegrata in servizio, grazie
all’intervento del Tribunale del Lavoro. Si indaga
anche per far piena luce sulla vicenda che portò il sindaco Zacchia
a mettere in seria difficoltà, lavorativa e umana, la giovane ufficiale dei
vigili urbani. Oggi, infatti, il sindaco Zacchia risulta indagato proprio per effetto della questione ‘Caianiello’. Nei mesi scorsi, il primo cittadino, infatti,
era stato raggiunto da un avviso di garanzia.