BLITZ DEI CARABINIERI IN COMUNE: ECCO TUTTI I PARTICOLARI
DELL’INCHIESTA SUGLI APPALTI
Salvatore Minieri
Calvirisortanews, 14 novembre
2007
Gli uomini del Nucleo Operativo
di Capua hanno praticamente
saccheggiato l’ufficio tecnico comunale, alla ricerca di tutti gli atti delle
gare d’appalto portate a termine del sindaco Giacomo Zacchia,
infatti, Martedì mattina sono state cercate tutte le cartelle contenenti i
documenti relativi alla Gea Service, alla piscina
comunale, al centro polivalente e, elemento di assoluta novità per le indagini
sulla Calvi del malaffare, alla lottizzazione sulla quale sembrerebbe che ci
siano interessi di un parente diretto di un assessore locale.
Pare che siano stati visionati
anche gli atti pertinenti alla particellazione della
zona che, secondo i progetti della maggioranza di Zacchia,
dovrebbe essere cementificata a breve.
Nell’operazione di realizzazione di una serie di
moduli abitativi, appunto, sarebbe spuntato il nome di un diretto congiunto di
uno dei membri dell’esecutivo consiliare, di maggioranza.
Insomma, si apre un nuovo
capitolo, ancora più inquietante, sulla vicenda degli appalti anomali di Calvi
Risorta. Nelle ultime ore, poi, la pressione di carabinieri e polizia è diventata davvero asfissiante. Le Forze dell’Ordine,
infatti, sono presenti sul territorio e negli uffici comunali sette giorni su
sette.
Intanto, prende corpo e sostanza
la questione Caparco: l’ex sindaco ha deciso di
querelare un quotidiano locale che, nei giorni scorsi, continuava ad attribuire
a Zacchia i meriti della confisca di un terreno
appartenuto al sanguinario clan Nuvoletta di Marano.
Pare che, sotto la strana operazione
mediatica ci sia molto da nascondere. I carabinieri
del Nucleo Operativo, intanto, hanno deciso di far luce anche sulla piscina
comunale e sul centro polisportivo, il cimitero, dove, secondo le prime
indagini, sarebbero stati effettuati lavori da ditte
probabilmente in odore di camorra. Riflettori puntati, quindi, sui metodi di
aggiudicazione delle gare di appalto.