RETATA
ECO4, INDAGATI ANCHE LANDOLFI E CONTE E CLAUDIO DE BIASIO DI CALVI
RISORTA
Calvirisortanews, 13 novembre 2007
Vito Taffuri
Arresti per Giuseppe Valente, Maria D'Agostino e Gennaro Sorrentino. Indagati il deputato Mario Landolfi,
ex ministro e il sindaco Ugo Conte e i fratelli Sergio e Michele Orsi. Estorsione
e corruzione per arrestati e indagati. Concorso esterno in
associazione camorristica e seconda custodia
cautelare per Valente, D'Agostino e Sorrentino.
Analogo addebito e domiciliari per Giuseppe Diana, ex patron di
Diana Gas e Domiziana Gas, assurto agli onori delle
cronache un paio di anni fa per la vicenda della scalata alla proprietà della
Lazio Calcio.
Una storia in cui fu implicato
anche l'ex goleador biancoceleste Giorgio Chinaglia, colpito in quella circostanza da un ordine di custodia
cautelare in carcere, ma eseguito per la fuga dell'ex campione. Questi i
provvedimenti emessi dal G.i.p. del Tribunale di Napoli
su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di
Napoli e applicati stamattina a Mondragone da Fiamme
Gialle, CC e Squadra Mobile.
E’ stato inoltre eseguito il sequestro di un credito di 4
milioni e 700 mia euro, vantato dalla Eco4 spa nei
confronti del Consorzio CE4 ed oggetto di fraudolenta cessione alla Bnl. Le indagini fanno seguito all’inchiesta del marzo
scorso, ricostruendo intorno alla figura di Giuseppe Valente, già presidente
del consorzio Ce 4, la “pressione mafiosa” del clan La Torre dal 2001 al 2005 sull’Eco 4 e, fatto ancora più grave,
l’infiltrazione dei La Torre nell’amministrazione comunale di Mondragone.
Per questo nasceva la lista civica di Maria D’Agostino e
Gennaro Sorrentino, schermo di politici “senza
partito” utili l’inquinamento amministrativo dell’ente. Un’Eco
4, insomma, nata e gestita per fare da sponda ai La Torre e fornire stabilità e
continuità politica all’esecutivo di Ugo Conte.
Sul primo cittadino mondragonese,
stamattina, si è appuntata la triplice perquisizione delle forze dell’ordine (casa,
studio e ufficio in Comune), che gli avrebbero sequestrato anche le agendine dei
suoi contatti personali e politici, evidentemente ritenuti di
interesse per ampliare ulteriormente il quadro delle indagini dando conforto
a quanto finora accertato.
Di primo piano ritorna anche la figura di Claudio De
Biasio, di origini di Calvi Risorta, già vice di Guido
Bertolaso al commissariato emergenza rifiuti, oggetto
di una querelle tra l’allora commissario e il ministro per l’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio che si
rimpallarono la responsabilità della sua nomina quando se ne scoprì, nel marzo
scorso, il coinvolgimento nell’inchiesta sull’Eco 4. De Biasio fu presidente
della commissione di gara che individuò il partner privato del Ce 4 nella Flora Ambiente dei fratelli Michele e Sergio Orsi, una
gara truccata da Valente, Di Biasio e gli Orsi.
Mettendo loro, gli Orsi, in primo
piano nella futura gestione della raccolta dei rifiuti nei Comuni del
Consorzio, affidata senza gara o, quando i Comuni la pretendevano, ottenendo
certificazioni antimafia di favore grazie alle mediazioni di Valente con i suoi
referenti politici i cui nomi non sono ancora resi noti. Uno snodo centrale
dell’inchiesta, questo, che la apre verso prossimi lidi, politici e
amministrativi. A questo punto lo scioglimento dell'amministrazione
comunale appare dietro l'angolo.