Direttore di una testata
giornalistica condannato per diffamazione nei confronti del sindaco
Portale
di Pignataro Maggiore, 10 novembre 2007
(comunicato
Giorgio Magliocca)
Riceviamo dall'avvocato Giorgio Magliocca, sindaco
di Pignataro Maggiore, nonché
consigliere provinciale, membro dell’esecutivo provinciale e capo gruppo di A.N, e pubblichiamo - per dovere di cronaca – il seguente
comunicato stampa:
Il direttore di una testata giornalistica della Provincia di
Caserta è stato condannato dal Tribunale di Salerno,
giudice dottoressa Anna Maria Fattori, ad 1 anno e 6 mesi di reclusione per
aver diffamato ed infangato l'onore e la reputazione del sindaco e consigliere
provinciale, avvocato Giorgio Magliocca.
Il
dispositivo della sentenza, pronunciato nella pubblica udienza di ieri 9
novembre 2007, prevede anche la condanna del direttore al risarcimento dei
danni a favore del sindaco Magliocca
e alla pubblicazione della sentenza sullo stesso quotidiano dove fu pubblicata
la notizia diffamatoria.
Il giudice ha anche assolto, dopo le richieste conclusive della difesa, del Pm e della difesa di Magliocca,
il dirigente scolastico Ignazio Del
Vecchio, che in un primo momento era stato erroneamente individuato dal
Tribunale di Salerno quale autore dello scritto offensivo.
Sono stati, invece, rinviati gli atti alla Procura della Repubblica di Salerno
per indagare nei confronti del giornalista Vincenzo
Palmesano in quanto
ritenuto dal giudice Fattori il presunto vero autore dell'articolo offensivo.
I fatti risalgono al lontano 1 ottobre 2004 quando su un quotidiano provinciale
fu pubblicata la notizia secondo la quale "quando la polizia con
un'operazione di forza con decine di agenti sgombrava
la villa-bunker di Raffele Ligato tra imprecazioni e
urla delle donne del clan, Ligato si sarebbe rivolto
con fare sbalordito al sindaco Giorgio Magliocca lì
presente: Ma come, dopo tutti i voti che ti ho fatto avere, mi fai togliere la
casa?"
Sulla circostanza sono stati ascoltati quali testimoni, in
quanto presenti alle operazioni di sgombero, il commissario di Polizia
Luigi Del Gaudio, il comandante della compagnia di Capua,
capitano Gianluca Ignagni, il comandante dei vigili
urbani Alberto Parente e l'assistente sociale del comune di Pignataro
Maggiore Annamaria Riccio che all'unisono hanno dichiarato: "il sindaco Magliocca non è mai stato presente alle operazioni di
sgombero e Ligato non ha mai pronunciato quella
frase."
Da indagini e relazioni della polizia è stato anche
rilevato che nella competizione elettorale del 2002 per il rinnovo del
consiglio comunale di Pignataro Maggiore i clan pignataresi non votarono la lista di Magliocca.
Il sindaco Giorgio Magliocca si è così espresso:
"Sono soddisfatto della sentenza. Il risarcimento danni che mi sarà
accordato, lo destinerò come già ho annunciato in udienza per la
ristrutturazione della villa confiscata a Ligato.
Voglio solo far presente come a volte alcuni giornalisti usano l'arte del saper
usare la penna solo per fini personali e per infangare e diffamare gente
onesta."
Per lo stesso fatto e per le stesse circostanze, presso il Tribunale di Monza,
è indagato il giornalista Roberto Saviano che riportò sul settimanale "Il
Diario" del 2 ottobre 2003 la stessa notizia diffamatoria della
reputazione e dell'onore del sindaco Giorgio Magliocca.
COMUNICATO
STAMPA DI GIORGIO MAGLIOCCA, SINDACO DI PIGNATARO
MAGGIORE