CALVI RISORTA COME LA RAI: UN GIORNO IN PROCURA PER TUTTA LA MAGGIORANZA DI ZACCHIA, DOPO L’ARRESTO DEL FUNZIONARIO BONACCI

             

Calvirisortanews, 06 novembre 2007

 

Salvatore Minieri

 

Oggi, alle 16.30, il dottor Cupello, capo della commissione di accesso che sta lavorando presso l’Ente comunale caleno, interrogherà i consiglieri di minoranza e il noto giornalista del giornale on line Vito Taffuri, che ha fatto scoprire gravi irregolarità fatte dai politici caleni. Pare che il funzionario voglia far luce anche sulle pressioni extrapolitiche subite da alcuni esponenti dell’opposizione, ed eventuali infiltrazioni cammoristiche. Per Calvi Risorta è giunto il momento della verità.

 

Quella di oggi sarà una giornata campale per l’Amministrazione di Calvi Risorta che si troverà al cospetto di interrogatori incrociati, utili a fare luce definitivamente sulla delicatissima inchiesta che ha portato all’arresto dell’ex capo dell’Utc caleno, l’ingegner Antonio Bonacci.

 

Il professionista, attualmente, è agli arresti domiciliari e, proprio questa mattina, presso gli uffici della Procura, sarà ascoltato dal Gip Gerardina Cozzolino. Bonacci dovrà rispondere alle domande del giudice che verteranno esclusivamente sulla gara d’appalto per la fornitura di alcune suppellettili urbane, vinta lo scorso anno dalla Tecno Polimer di Sessa Aurunca.

 

Dopo le prime inchieste giornalistiche e l’intervento degli organi di controllo, si era scoperto che il prezzo di assegnazione della gara era stato gonfiato di diverse migliaia di euro. In pratica, alla Tecno Polimer erano andati settemila euro, ma le fatture emesse e i documenti prodotti dall’Ente, parlavano di una cifra nettamente superiore a quanto realmente impegnato per l’acquisto delle strutture pubbliche.

 

In manette è finito anche il signor Codella, legale rappresentante della ditta incriminata. Ieri pomeriggio, poi, un assessore dell’esecutivo guidato dal sindaco Giacomo Zacchia, ha ufficialmente fatto sapere di essere stato convocato, insieme a tutta la maggioranza, dalla stessa dottoressa Cozzolino.

 

Pare che il gip voglia tenere un confronto tra Bonacci e i membri che fanno parte della squadra amministrativa capeggiata da Zacchia.

 

Nel pomeriggio di oggi, invece, l’opposizione, guidata dal dottor Giovanni Marrocco, sarà ascoltata dai referenti della commissione di accesso che da circa tre settimane stanno indagando su tutta la produzione documentale della giunta Zacchia.

 

Insomma, momenti di tensione altissima e la sensazione netta che si stia arrivando alla chiusura del cerchio per il sindaco di Calvi Risorta. Dopo i due arresti, frutto sicuro di un’attività investigativa caldeggiata dalla stampa provinciale, arriva il momento degli interrogatori per Bonacci e Zacchia che dovranno spiegare agli inquirenti come sia stata portata a termine la strana gara d’appalto per l’acquisto delle suppellettili di arredo pubblico.

 

Un faccia a faccia che si incrocia con la convocazione, da parte della prefettura, inviata ai membri dell’opposizione che da mesi avevano denunciato i gravissimi illeciti riscontrati all’atto dello svolgimento delle gare presso il Comune di Calvi Risorta. In città regnano un silenzio e una tensione davvero pesanti: pare che la durata della maggioranza di Zacchia abbia come scenario la stessa cupa tensione degli ultimi giorni di Pompei.

 

Sotto i riflettori, da qualche giorno, sono finite anche le gare di appalto vinte dalla Gea Service (per la gestione e la manutenzione dell’impianto di energia elettrica della città di Calvi) e i depuratori che, ad oggi, nonostante le reiterate denunce, prodotte anche dall’Arpac, non sembrano ritornati all’effettivo funzionamento.

 

Sulla vertenza Gea, inoltre, si apre un altro dolente capitolo: pare che alla ditta siano già stati erogati bonus per la manutenzione straordinaria della rete. Interventi che, almeno ad oggi, non sono contemplati nella pianificazione delle attività di manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica. Da parte della minoranza arriva un commento che ha il sapore di un vero e proprio epitaffio: “Abbiamo denunciato tutte le gravi omissioni e le incongruenze procedurali di questa maggioranza – hanno detto gli esponenti della minoranza consiliare – il nostro dovere è stato portato avanti con serietà e, soprattutto, con grandi sacrifici, ora rimettiamo tutto nelle mani degli organi di controllo, affinché si faccia chiarezza su una gestione politica ed amministrativa che ha dell’incredibile”.