QUANDO IL SINDACO CI INCLUDEVA NELLA LISTA DEI “DETRATTORI DELLA NOSTRA COMUNITÁ”

 

Vito Taffuri

 

Calvirisortanews, 03 novembre 2007

 

L’ultimo scandalo giudiziario che ha investito la casa comunale riguarda l’acquisto del parco giochi installato nella villa comunale, affidato nel luglio del 2006 alla ditta “Tecno Polimer s.r.l.” di SESSA AURUNCA per € 14.000,00. Riportiamo, in rigoroso ordine cronologico, il botta e risposta intercorso tra il sindaco ed i consiglieri di minoranza che, intervistati dallo scrivente, replicavano al primo cittadino sull’argomento.


Il 23/08/2006 l’ufficio ragioneria attesta: “In merito alla richiesta di informazioni prot. n. 8508 del 21.08.2006 del consigliere Massimo Taffuri, si evidenzia che la spesa di € 14.000,00 per la fornitura e posa in opera di arredi per area giochi presso la villetta di Petrulo trova la propria fonte di finanziamento in contributi di costruzione e sanzioni per sanatoria edilizia accertati ed incassati nell
anno 2006”.


Il 27/08/2006, dalle pagine de “Il Corriere di Caserta”, il consigliere Massimo Taffuri scrive: "Ho letto con enorme sbigottimento quanto è stato falsamente dichiarato a favore della giunta Zacchia. Bisogna avere onestà intellettuale nelle dichiarazioni e soprattutto notiziare ai cittadini ciò che è vero e non ciò che piace far sapere. La somma
destinata alle attrezzature da ubicare nella villa comunale deriva dallalegge Bucalossi e dal condono, dunque direttamente dalle tasche dei caleni e non certamente da quelle degli amministratori zacchiani”.


Il 2 settembre 2006, “Il Mattino” pubblica un articolo nel quale il dr. Giuseppe Borrelli scrive: “Cominceranno già la prossima settimana i lavori per l’installazione delle nuove giostre nella villa comunale e nell'area San Nicola, acquistate grazie all'avvenuto azzeramento degli stipendi che la giunta comunale calena ha deciso dal mese di febbraio”. «Una misura necessaria, quella di azzerarci lo stipendio - commenta il sindaco Giacomo Zacchia - resa improcrastinabile dalle ristrettezze di bilancio e utile alla realizzazione di importanti iniziative in favore della comunità».


Il 22/09/2006 Massimo Taffuri ribadisce quanto già dichiarato il 27/08/2006, aggiungendo "Se oggi questi signori non percepiscono alcunché non è dovuto a finalità filantropiche, ma semplicemente perché nelle casse comunali non c'è un centesimo, nemmeno per pagare gli amministratori stessi".


Ottobre 2006: i consiglieri di minoranza, insospettiti, si fingono acquirenti ed ottengono dalla "Tecno Polimer S.r.l.” un preventivo di € 7.032,00, contro i 14.000,00 € pagati dal comune.

 

Il 21/11/2006 il sindaco Giacomo Zacchia dirama un proprio comunicato stampa ufficiale, nel quale dichiara: “Gli amministratori del Comune di Calvi hanno rinunciato alle proprie indennità dal mese di Gennaio e per tutto il 2006, onde avere maggiori risorse in bilancio da destinare ad iniziative in favore della collettività. Tra questi progetti abbiamo realizzato anche l'acquisto delle nuove giostre nella villa comunale. Nonostante questo, però, c'è chi ha divulgato in paese la voce che tale opera sarebbe stata attuata mediante abusi compiuti da parte di questa amministrazione. Siamo giunti all'assurdo, denunceremo per calunnia questi detrattori della nostra comunità”.


Il sindaco concludeva il comunicato affermando: “Siamo costretti quotidianamente a leggere articoli scritti dal fratello di un consigliere comunale di minoranza colmi di calunnie e diffamazioni gravissime. Tutto questo è inaccettabile, e chiediamo aiuto all’autorità giudiziaria competente” (dichiarazioni che, in caso di querela, gli sarebbero valse una sicura condanna per diffamazione a mezzo stampa: ma preferiamo che siano i fatti a darci successivamente ragione).


Il 19/12/2006 l’ing. Antonio Bonacci, con la nota n. 13225, attesta che la spesa di € 14.000,00 per la fornitura dei giochi è finanziata con la Bucalossi ed il condono edilizio, non essendoci alcun collegamento con le indennità degli amministratori.

 

Il 30 ottobre 2007 i carabinieri danno esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare nei confronti dell’ing. Antonio Bonacci e del sig. Roberto Codella, legale rappresentante della ditta “Tecno Polimer s.r.l.”. I due sono ritenuti responsabili in concorso di “turbativa d’asta”, “falso ideologico” e “truffa aggravata”, e di aver provocato all’ente comunale un ingiusto danno economico di € 5.000,00. Su disposizione dell’autorità giudiziaria sono stati quindi sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.


Ferma restando la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva - ed augurando all’ing. Bonacci di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati, ed alla magistratura di appurare che fine abbiano realmente fatto i fondi spariti dal bilancio comunale -, risulta evidente come i nostri articoli premonitori non fossero di certo “colmi di calunnie e diffamazioni gravissime”, ma documentassero delle irregolarità su cui hanno concordato, dopo oltre un anno di indagini, anche il sostituto procuratore ed il GIP (salvo definire anche questi ultimi come “detrattori della nostra comunità”).

 

Piuttosto sia il sindaco a giustificare il perché di dichiarazioni fuorvianti ed infondate.