ANCHE A CALVI RISORTA SONO STATI SEQUESTRATI DEI DEPOSITI NELL’OPERAZIONE
CONCLUSA A POTENZA “SEIMIO” LA SCORSA NOTTE DAI CARABINIERI
Calvirisortanews, 29 ottobre 2007
Vito Taffuri
Cercavano un'azienda economicamente "sana", in particolare
del settore alimentare, e in pratica ne assumevano la direzione,
acquistando merce in grande quantità (e rivendendone una parte nel Napoletano),
gestendone anche le carte di credito e i conti correnti, fino a far fallire
l'attività commerciale con l'accusa di estorsione, ricettazione e truffa,
cinque persone sono state arrestate oggi dai Carabinieri del comando
provinciale di Potenza, nell'ambito dell'inchiesta "Seimio".
Tra gli arrestati c’è anche il fratello di un consigliere
comunale di Capua, infatti, le cinque persone
arrestate sono Rocchino Esposito di 42 anni, di Avigliano
(Potenza), Antonio Rizzo (49) di Napoli, Federico
Ardito (47) di Casaluce (Caserta), Lucio Morlando (38) di Santa Maria Capua
Vetere (Caserta) e Vincenzo Veneruso
(34) di San Giorgio a Cremano (Napoli).
Alcuni particolari dell'indagine sono stati illustrati nel
pomeriggio, nel capoluogo lucano, nel corso di un incontro con i giornalisti,
dal comandante provinciale di Potenza dei Carabinieri, il tenente colonnello
Domenico Pagano, dal comandante della Compagnia di Potenza, capitano Giulio
Pini e dal tenente Antonio Milone, che guida il nucleo operativo.
Le indagini sono cominciate a settembre del 2006, in
seguito alla denuncia della titolare di un
supermercato di Avigliano e cognata di Esposito, il
componente del gruppo che ha "portato" nel centro lucano la
"banda" (che secondo gli investigatori operava anche in altre zone
d'Italia).
Nei mesi successivi la donna è stata costretta ad
acquistare quantitativi di merce (del valore di decine di migliaia di euro), venduta per metà, dagli arrestati, in alcuni
comuni dell'area Vesuviana (grazie anche alla collaborazione di un imprenditore
della provincia di Caserta, che è indagato).
Il gruppo poi teneva per sé il 50 per cento dei ricavi
della restante parte, venduta nel negozio di Avigliano.
Inoltre, i cinque (arrestati su disposizione del gip
di Potenza, Alberto Iannuzzi, su
richiesta del pm, Francesco Basentini)
usavano le carte di credito della titolare per acquisti di vario genere,
soprattutto su internet, e gestivano bancomat rubati o clonati.
Nel corso dell'indagine sono stati anche sequestrati dei
depositi ad Avigliano, a Teverola e Calvi Risorta (Caserta), in località
“Mele” ad effettuare l’operazione sono stati anche i carabinieri della locale
stazione retta dal maresciallo capo Massimo Petrosino,
che hanno denunciato due persone del luogo per concorso in utilizzo fraudolento
di carte di credito, ma soprattutto hanno condotto la brillante operazione.