BREVE RESOCONTO SULLA GESTIONE DEL DENARO PUBBLICO DA PARTE DELLA GIUNTA ZACCHIA

            

Calvirisortanews, 21 ottobre 2007

 

Comunicato stampa opposizione “Marrocco”

 

Visto, che dalla casa comunale non trapelano mai notizie che non siano solo proclami da campagna elettorale, e che quando saltano fuori problemi, preannunciati mesi prima dalla stampa e dall’opposizione, il sindaco, da par suo, apprende con sorpresa di situazioni a lui ignote (ma note anche ai muri e alle pietre), diamo per dovere di cronaca informazioni sulla gestione del denaro dei caleni da parte dei nostri bravi amministratori.

 

L’assessore allo spettacolo, ad esempio, si è fatto in quattro per concludere un vantaggioso affare nel nostro interesse: appena 23.000,00 € per il noleggio triennale delle sedie di plastica, già usate, che hanno accolto gli spettatori durante le serate dell’Estate Calena (forse noi profani dell’arredo non ce ne siamo accorti, ma dovevano essere delle sedie in stile Luigi XIV).

 

L’assessore alle attività produttive, in collaborazione con l’ufficio tecnico, ha invece pensato bene di garantire la sicurezza di noi utenti della strada, noleggiando due autovelox che stanno effettuando oltre mille foto al giorno, e non certo per immortalare il paesaggio. Il comune avrebbe potuto aderire ad una convenzione che prevede un aggio del 18%, comprensivo del noleggio delle apparecchiature e della riscossione delle contravvenzioni.

 

Ma i nostri amministratori, dopo elaborati calcoli scientifici, hanno invece preferito elargire il 51,65% delle sanzioni riscosse tra il noleggiatore degli autovelox (che percepirà il 42,75% delle stesse) e la società incaricata della riscossione a partire dal 2008 (che ne percepirà l’8,90%), accettando, seppur a malincuore, il rischio che nelle tasche di ditte private possano finire milioni di € per il noleggio di apparecchiature che ne costano 50.000,00: d’altronde la sicurezza stradale non ha prezzo!

 

Senza considerare il vanto, per il comune di Calvi Risorta, di vedere il proprio contratto oggetto di dissertazioni e studi da parte del Ministero dei Trasporti e della stampa specializzata, che non hanno esitato a definire lo stesso “ingiustificato”, “illogico”, “paradossale”; o come un “rapporto malato teso alla spartizione del bottino”, dove c’è “puzza di marcio e di malaffare”, o ancora di un “sistema a percentuale” illegittimo e foriero di danni, poiché genera un “esoso arricchimento del fornitore”. Elogi di cui possiamo andare senz’altro fieri.

 

Se poi aggiungiamo le spese necessarie per l’effettiva riscossione delle multe, non previste in bilancio, e quelle vincolate, diviene paradossalmente non conveniente per il comune riscuotere le contravvenzioni. E così mentre altri comuni vengono attaccati dallo stesso ministro Bianchi per l’eccessivo utilizzo di autovelox che servono solo ad impinguare le loro casse, la giunta Zacchia ci garantisce l’immunità da tali pesanti critiche, poiché riesce a bilanci delle famiglie senza nemmeno impinguare quelli del comune, ma soltanto quelli di ditte private!!!

 

Volete che l’assessore ai lavori pubblici stia lì a guardare? Macchè. Siamo infatti riusciti ad acquistare, da una ditta di Sessa Aurunca, il parco giochi installato nella villetta comunale di Petrulo per 14.000,00 €, contro un prezzo di listino di appena 7.000,00 €: anche la Procura sembrerebbe abbia rivolto un plauso per tale scelta, notificando, sembra, svariati avvisi di garanzia ai protagonisti di tale vicenda.

 

C’è poi la strana vicenda di debiti fuori bilancio, per oltre 9.000,00 €, buona parte dei quali relativi a legittime parcelle legali presentate dal fratello dell’assessore alle finanze. Debiti che la sera di venerdì 12 ottobre sembrerebbero essere approvati dal consiglio, senza nemmeno il quorum necessario, e che il lunedì successivo (dopo preziosi consulti legali?) risultavano stranamente bocciati: speriamo, nell’interesse di tutti, che vengano riproposti quanto prima in consiglio comunale.

 

Ma questi sono emeriti dilettanti se confrontati al fiuto imprenditoriale del nostro sindaco. Nel consiglio del 12 ottobre, ad esempio, sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio per fatture ENEL per € 98.711,04, giacenti da circa due anni. Tali somme erano dovute sin dal 2005, quando il funzionario tecnico provvedeva al pagamento parziale delle fatture; il sindaco tuttavia, con un’astuta e lungimirante intromissione nelle questioni di ufficio (che la legge non gli consentirebbe), dichiarò non dovuti tali pagamenti.

 

A distanza di due anni salta fuori che occorre pagare immediatamente le fatture dell’ENEL; il colpo di genio del sindaco ha però garantito, nel frattempo, indubbi vantaggi al comune: l’addebito di interessi moratori per ritardato pagamento per € 7.559,29 (che rappresentano un danno erariale che viene generosamente accollato ai cittadini) ed il blocco di due depuratori, per circa 20 giorni, a causa del distacco dell’energia elettrica (che potrebbe essere tra le cause dell’anomalo incremento di batteri e sostanze nocive riversate, senza alcun trattamento depurativo, nei corsi d’acqua e negli altri canali di scolo, con la contaminazione di terreni e colture).

 

E che dire della sentenza del Giudice del Lavoro del 14/07/2006, con la quale la comandante della P.M. è stata reintegrata nelle sue funzioni ed il comune è stato condannato al pagamento delle spese di lite per circa 900,00 €. Il sindaco ed il segretario, per tutelare le nostre finanze, hanno avuto infatti la brillante idea di trascurare la sentenza, dando così l’opportunità al legale della comandante di iniziare le procedure di pignoramento, con spese più che raddoppiate rispetto a quelle liquidate dal Tribunale.

 

È stata invece pagata, senza alcun indugio, la parcella del legale nominato dal comune soccombente per gli ottimi servigi resi alla comunità: circa 3.000,00 € tra acconto e saldo! Ma non finisce qui visto che il sindaco, dopo il plauso ricevuto dalla Procura che lo ha premiato con un avviso di garanzia per concorso in abuso d’ufficio nei confronti della comandante, ha lasciato in dono alle famiglie calene un potenziale debito di circa 300.000,00 € per il risarcimento dei danni richiesti dalla stessa a fronte delle attenzioni riservatele negli ultimi tre anni.

 

D’altronde il sindaco adora la figura del funzionario se è vero che, tra segretari e responsabili, oltre 20 “luminari” hanno fatto la loro fugace apparizione negli uffici comunali. Non poteva mancare all’appello la campagna contro gli oppositori politici, ed in particolare contro l’ex sindaco Antonio Caparco, pericolo costante per la libertà di espressione e di stampa di cui ci ha fatto invece dono la giunta Zacchia, come ben sanno i carabinieri della locale stazione.

 

Il comune ha prima sostenuto oltre 6.500,00 € di spese legali per un ricorso al TAR che nemmeno è mai entrato nella fase dibattimentale (ed il cui risultato, sperato ma non raggiunto, sarebbe stata la dichiarazione di incompatibilità di Caparco) e poi, per la stessa vicenda, si è costituito addirittura parte civile in un fantomatico procedimento penale per abuso edilizio, nel quale l’ex sindaco è stato prosciolto da ogni accusa, mentre il comune – retto da amministratori che, da grandi statisti, investono in rivalse personali il denaro dei cittadini – si accollerà le ingenti spese legali che ne sono derivate. E mentre il resto dell’illuminata quadra di governo tace, si assenta o si impegna nel valzer delle inutili poltrone, i caleni ringraziano per l’impegno profuso e per l’oculata gestione.