SI PARLA DI DISASTRO AMBIENTALE, IL SINDACO E’ RESPONSABILE IN PRIMA PERSONA!!!

            

Calvirisortanews, 16 ottobre 2007

 

Vito Taffuri

 

L'Arpac ha rilevato che i tre depuratori delle acque reflue che servono il territorio del Comune di Calvi non sono in regola con le autorizzazioni, e addirittura due non hanno l’impianto di filtraggio delle acque reflue funzionante.

 

Le analisi dei campioni di liquido prelevati, hanno rilevato la presenza di azoto, ammoniaca e batteri quali l'escherochia coli; composti questi estremamente dannosi e nocivi e che, probabilmente, venivano riversati da anni nei rivoli e nei corsi d'acqua, come il Rio Lanzi.

 

Nel caso in cui le acque reflue venissero sversate senza alcun tipo di depurazioni negli scoli naturali ed artificiali, infatti, ciò costituirebbe un danno ambientale di portata considerevole per tutta una serie di contaminazioni che tali acque possono avere su vegetali ed animali.

 

È una denuncia gravissima, quella sollevata dall'agenzia regionale di protezione ambientale, notificata al Comune nella giornata di ieri, e che avrà ripercussioni anche in ambito giudiziario, visto, che il sindaco Giacomo Zacchia, è responsabile, nella qualità di Sindaco, delle violazioni degli art. 101 e 124 comma 1, sanzionante all’art.133 comma 1, e comma 2 del D.lgs. 152/06.

 

Nonostante tutto, lo stesso primo cittadino di Calvi Risorta, Zacchia, dichiarava, “Prendo atto solo in data odierna di questa gravissima situazione - e unitamente a tutta l'amministrazione comunale abbiamo dato immediatamente ordine ai settori tecnici del Comune di provvedere a predisporre ogni e qualsiasi azione a tutela e salvaguardia della pubblica incolumità dell'ambiente”.

 

A questo punto ci chiediamo ma il sindaco Zacchia, dove lo fa l’amministratore visto, che ogni volta, casca sempre delle nuvole!!!