IL GIUDICE
SEQUESTRA UNA STRADA E GLI AGRICOLTORI NON POSSONO VENDEMMIARE
Agro caleno, 22 settembre 2007
Massimo Zona
Strana decisione quella da parte di un giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha pensato bene di porre sotto sequestro
un’intera strada rurale di Rocchetta e Croce, la Salce
– Cappella appena ristrutturata dall’amministrazione comunale.
Nell’impossibilità di sequestrare il cantiere, il giudice ha pensato bene di procedere a sequestrare la strada, senza rendersi forse
conto che in questo modo impediva a parecchi agricoltori di accedere alle
proprie vigne e agli oliveti, proprio nel periodo di raccolta dell’uva e di
preparazione alla raccolta delle olive.
Il provvedimento, che ha quantomeno dell’insolito, impedirà anche alla
Forestale di accedere ai boschi retrostanti per
procedere alla cosiddetta “martellatura” degli alberi, operazione che consiste
nell’individuare quali alberi debbano restare e quali vanno abbattuti per una migliore
vita del bosco, cosa che si fa in questo periodo prima delle piogge autunnali.
Preoccupati anche i coltivatori di noccioline e di castagne,
impediti da tale provvedimento alla pulitura del terreno sotto i loro alberi.
Detta strada era stata già in precedenza interessata ad una querelle tra un
ufficio periferico della Forestale e il sindaco di Rocchetta e Croce, in ordine
ad una presunta mancanza di richiesta di parere alla Soprintendenza. In quella
circostanza la Soprintendenza ebbe a dichiarare che non c’era vincolo su quella
zona, dando perciò piena ragione al Comune.
Da allora i lavori sono regolarmente proseguiti e l’opera terminata, completa
di tutti i pareri e documentazioni di legge. Ora giunge come un fulmine a ciel sereno questo decreto di sequestro preventivo
(ma preventivo di che, se l’opera è terminata?) richiesto dal P.M. Dr. Landolfi e disposto dal Gip dr. Pepe. Decreto che non risulta
notificato nemmeno al Comune di Rocchetta e Croce, ma solo ai professionisti
che hanno curato l’esecuzione dell’opera.
Come mai questo ripensamento?
Non entriamo ovviamente nel merito giuridico della faccenda, ma è di tutta
evidenza che gli unici realmente danneggiati da questa iniziativa
sono i soliti poveri cristi dei cittadini, in questo caso gli agricoltori,
costretti a spendere tempo e soprattutto soldi per richiedere in fretta il loro
sacrosanto diritto di passaggio, per procedere per tempo alla raccolta dell’uva
e degli altri prodotti di una terra lavorata con passione e tanta fatica.
Lo stesso sindaco di Rocchetta e Croce, Salvatore
Geremia, interpellato in merito, si dice sorpreso da tale iniziativa, da
lui ritenuta assolutamente inutile ed ingiustificata.
E allora, su tutta la faccenda, viene da chiedersi:
cui prodest?