La Classe 1^ elementare del 1957 festeggia il maestro Angelo Capuano

Paolo Mesolella

 

Caserta24ore, 18 settembre 2007

 

Chi è che non ricorda il proprio maestro? Un maestro è un uomo dalle mille sfaccettature: eclettico, dinamico, preciso, costante, paziente. Più o meno come una maestra. Anzi, di più: un maestro è premuroso, sorridente, attento, amorevole, geniale.

 

Ci vorrebbero una serie di sinonimi (e di contrari) per definire un maestro. Perciò quando uno di loro se ne va in pensione ci lascia un vuoto nell’anima e un senso di struggente nostalgia. Finché non lo si ritrova, magari in una vecchia fotografia. E allora viene voglia di rincontrarlo, di ascoltarlo ancora.

 

Quello di Calvi, perciò, è stato un appuntamento straordinario: addirittura una ventina di ex allievi si sono ritrovati a convito per festeggiare il loro amato maestro Angelo Capuano di Zuni. Un uomo che ha vissuto la propria vita tra i quaderni a quadretti ed i pastelli.

 

Nei giorni scorsi, infatti, si sono riuniti gli allievi della sua classe prima elementare dell’anno scolastico 1957-58.

 

Una ventina di loro, nati nel 1951, (oggi cinquantaseienni) si sono ritrovati presso “Benny Rock” a Calvi Risorta, per rivedersi, ma soprattutto per rivedere e festeggiare il loro maestro. Erano: Annibale Zona, Mario Migliozzi, Enzo e Antonio Capuano, Franco Aramino, Gianni e Camillo Pitocchi, Antonio Papa, Mario Di Girolamo, Don Giuseppe Leone (oggi parroco a Teano), Giovanni Fiato, Giuseppe e Clementina Caparco, Rosanna Izzo, Filomena Tirone, Maria Gemma Capuano, Nicolino e Maria Migliozzi, Rosalia Parisi, Bruna Di Fusco, Maddalena Della Vedova, Pasqualina Salerno.

 

Tutti ex alunni, con due o tre figli, diventati professionisti, insegnanti, imprenditori, pittori, agrari, tecnici, ragionieri, ferrovieri, impiegati, militari e commercianti. Perfino un sacerdote.

 

E’ stata una vera e propria festa del ricordo per gli ex alunni della frazione di Zuni che hanno promesso al loro maestro di rincontrarsi tutti gli anni, il primo settembre.

 

Il ritrovamento fortuito della foto che ci ritrae tutti insieme – hanno spiegato Mimì Annibale Zona e Mario Migliozzi - ha destato nostalgia, tenerezza, ricordi belli e tristi, ma anche il bisogno di rivedersi. Rivedersi, e come si faceva allora nei momenti felici, uscire per una passeggiata sotto la guida vigile, severa, ma forte e sicura del nostro maestro Angelo Capuano. Eravamo in un’aula a Zuni, nel portone di Mastro Fioravante, a cui il maestro si rivolgeva per farsi “confezionare” righe utili a correggere errori ed a pretendere disciplina.

 

Di qui l’idea di rincontrarsi per una nuova passeggiata e per una ricca pizza. E’ stato facile fare il conto dei presenti (degli assenti) e commuoversi.

 

Perché, con il tempo che passa, è cambiata anche la scuola elementare di una volta?