Il sindaco Giacomo
Zacchia ricuce la ‘strappata’ del vice sindaco Piero
Salerno e si candida a leader del Partito Democratico.
Caserta24ore,
11 settembre 2007
Gianluca
Parisi
Il
sindaco Giacomo Zacchia ricuce la ‘strappata’ del vice sindaco Piero Salerno e si candida a leader del Partito Democratico.
Il sindaco di Calvi Risorta ha incontrato il
Presidente della Provincia Sandro De Franciscis; si č
trattato di un gruppo ristretto di sindaci, amministratori pubblici e referenti
locali del movimento che si riconosce nel percorso politico tracciato da De Franciscis in vista della costruzione del Partito
Democratico.
Conseguenza
di tale incontro sullo scacchiere politico caleno č stata il rientro nei ranghi
del vice sindaco Piero Salerno, espressione dei Democratici di Sinistra. Il Salerno incalzato da una parte
del partito dei Democratici di Sinistra era stato costretto a dimettersi. Dimissioni poi rigettate e non confermate. Si era aperto un
dibattito all’interno dei DS che ha visto le
dimissioni in massa del direttivo e quindi prevalere la linea che vede
appoggiare l’amministrazione comunale ed il sindaco Giacomo Zacchia leader del
nuovo Partito Democratico.
Restano fuori quindi il vecchio leader Enzo
Scarano e Antonello Bonacci che aveva capeggiato una coalizione di giovani che osteggiava
l’operato dell’amministrazione Zacchia. Critica nei confronti
del sindaco Giacomo Zacchia anche la posizione assunta da Alfonso Leone.
Il Bonacci ha diffuso una nota stampa in cui fa sapere: “Nell’ambito della
crisi politica aperta dal segretario di sezione, egli stesso rappresentante DS
in seno all’amministrazione comunale Piero Ulderico Salerno, il direttivo ha
assunto - a maggioranza dei suoi componenti - una
posizione di sfiducia verso l’amministrazione civica retta dal sindaco Giacomo
Zacchia. Premesse queste considerazioni e visto quanto emerso dall’ultima
riunione assembleare, in cui il Segretario non ha
ritenuto di dover operare una verifica politica rimettendo il proprio mandato e
quello del direttivo all’Assemblea”.
In
sostanza il Bonacci non getta la spugna ma fa sapere di essere
intenzionato a lottare ulteriormente candidandosi alle primarie del nascente
Partito Democratico.