I BAMBINI IN FILA DELLE
ORE PER ASPETTARE IL PROPRIO TURNO SULL’ALTALENA
Paolo Mesolella
Caserta24ore,
31 agosto 2007
Poveri bambini.
A Calvi Risorta i bambini per salire sull’altalena,
devono aspettare anche più di un’ora. Devono fare delle attese lunghissime e
snervanti prima che arrivi il proprio turno. A meno che i genitori non se li portano via prima.
Succede nel
parco giochi comunale, nella lottizzazione San Nicola
a Calvi Risorta. C’è una sola altalena, ma tanti bambini in fila aspettano il
proprio turno.
Il primo
bambino che arriva infatti, sale sull’altalena, mentre
gli altri aspettano il proprio turno, in attesa che il fortunato gli lasci il
posto. In genere sono una decina di bambini più o meno grandi che verso le
cinque di pomeriggio, attendono il proprio turno. Alle diciannove, sono anche
di più.
I più fortunati
devono aspettare anche un’ora. Mentre gli altri dopo
qualche tentativo di prendere il posto, generalmente cambiano gioco (salgono
sullo scivolo) o se ne vanno. Eppure basterebbe poco
per mettere un’altra altalena nel parco giochi, se non altro perché il parco giochi
di Via San Nicola è diventato meta di un continuo afflusso di famigliole e di
baby sitter che portano i propri bambini sulle
giostre: un’altalena, uno scivolo e due saliscendi, generalmente poco
utilizzati.
Di
qui la proposta lanciata da alcuni genitori all’assessore competente e al
sindaco di installare nel parco un’altra altalena, magari vicina a quella già esistente in maniera tale da
utilizzare la stessa trave di legno per sistemare le catene.
Tra l’altro
nella villetta della lottizzazione San Nicola i
bambini giocano anche di notte da quando sono state sistemate delle luci che
illuminano a giorno tutto il parco.
Per questo i
bambini si vedono fino a tarda sera con i loro genitori, mentre salgono sulla
ruota, scendono dallo scivolo o aspettano all’altalena.
Certamente la
villetta della lottizzazione San Nicola, non è grande
come quella della frazione di Petrulo, ma deve essere
resa più a misura di un bambino che vuole giocare davvero e non vuole vedere
soltanto gli altri salire e scendere sull’unica
altalena.