AUTOVELOX A CALVI RISORTA: UN PROBABILE AFFARE PRIVATO

            

Calvirisortanews, 03 agosto 2007

 

Vito Taffuri

 

Come ormai noto, sono attivi dallo scorso 1° agosto due impianti autovelox fissi in grado di monitorare, 24 ore su 24, entrambi i sensi di marcia della S.S. Casilina, all’altezza del CEI (Centro Edile Izzo), e della S.S. Appia, in località Demanio di Calvi, all’altezza della centrale termoelettrica di Sparanise.

 

Nel nostro precedente articolo “L’affare Autovelox non si arresta”, ci siamo già soffermati sulle presunte irregolarità della gara espletata dal comune di Calvi Risorta per l’aggiudicazione dell’appalto (sulle quali stanno indagando anche la Procura e l’Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici), le quali hanno comportato, in ultima istanza, l’affidamento alla società “I.D.E.A. Luce s.r.l.” (unica partecipante) ad un aggio “mostruoso”del 42,75% sui proventi riscossi: ciò potrebbe determinare, in linea teorica, un esborso per il comune di oltre 2.000.000,00 di € per il solo noleggio di apparecchiature che ne costano 100.000,00, con un notevole danno erariale sanzionabile dalla Corte dei Conti.

 

Con atti ufficiali alla mano vogliamo ora analizzare nel dettaglio chi effettivamente ci guadagna con tale appalto.

 

L’amministrazione prevede di incassare, per il solo 2007, sanzioni per violazioni al codice della strada (superamento del limite di velocità, fissato ai 50 Km/h sui tratti di strada controllati) per € 349.344,98. Di questi, in base al vigente contratto di noleggio, la società “I.D.E.A. Luce s.r.l.” ne percepirà 149.344,98 (il 42,75% appunto), mentre la società che dovrebbe materialmente riscuotere le infrazioni rilevate andrebbe a percepirne 34.935,00 (cioè il 10%, così come prevede il bando di gara, approvato con la determina n. 358 del 19/07/2007).

 

Vi è poi una quota di 174.672,49 € (pari al 50%) da vincolare – in base all’articolo 208 del Codice della Strada – ai seguenti interventi di spesa: corsi scolastici finalizzati all’educazione stradale, miglioramento della circolazione sulle strade e della segnaletica stradale, interventi per la sicurezza stradale, mezzi tecnici per i servizi di polizia stradale ed assunzione stagionale di vigili urbani. In altri termini, circa 184.279,98 € vanno a ditte che si occupano del noleggio degli autovelox e della riscossione delle contravvenzioni, mentre 174.672,49 € devono essere obbligatoriamente utilizzati per le spese sopra elencate, per un totale di 358.952,47 €: si incassano così 349.344,98 € e se ne spendono 358.952,47, con una “perdita” di 9.607,49 € che vanno recuperati dal bilancio!

 

Quindi, non solo non entrano fondi per erogare nuovi servizi alla cittadinanza o migliorare quelli esistenti, per abbassare i salatissimi tributi comunali e balzelli vari (aumentati a dismisura dal tandem Zacchia-Izzo), o per risanare una deficitaria situazione di cassa che ha determinato l’accumularsi di fatture inevase per quasi 3.000.000,00 di €; ma addirittura il comune – qualora realizzi il gettito previsto – ci rimette quasi 10.000,00 €, perdita che, padossalmente, aumenta con l’aumentare dei proventi riscossi.

 

Senza contare poi la quota annuale da versare all’A.N.A.S. e lo straordinario da pagare ai vigili per il carico di lavoro extra da svolgere (che andrebbe a carico del bilancio e non certo della ditta noleggiatrice degli autovelox, così come prevede il contratto) che, in previsione, ha determinato probabilmente anche la decisione di assumere un nuovo vigile.

 

Tale assurdo deriva proprio dalla spropositata misura dell’aggio pagato dal comune alla società “I.D.E.A. Luce s.r.l.”.

 

Di fatti, la maggior parte dei comuni paga, per il solo noleggio di tali apparecchi o equivalenti, somme che arrivano al massimo al 15% del riscosso (il comune di Teano, che installerà a breve un autovelox simile all’altezza del Caseificio “Sorì”, pagherà ad esempio l’8% del riscosso), mentre nel nostro caso – a causa di una gara che, a detta dei consiglieri di minoranza nella relazione del 30 aprile 2007, è alquanto “sospetta” – il comune versa un aggio del 42,75%; e così centinaia di migliaia di € (potenziali, poiché i Giudici di Pace tendono ad accogliere tutti i ricorsi presentati) di cui potevano effettivamente beneficiare i cittadini (attraverso l’erogazione di servizi migliori e l’abbattimento delle tasse) vengono dirottati nelle tasche di una ditta privata (E SPERIAMO SOLO IN QUELLE!!!), quando per legge questa dovrebbe percepire solo una quota fissa per il noleggio e non un aggio sul riscosso (non effettuando attività di riscossione e non potendo esserci alcun interesse del privato nel rilevare il maggior numero di infrazioni possibile).

 

Siamo così riusciti a sfatare anche un luogo comune. La critica che in genere viene rivolta dagli utenti della strada ai comuni, riguardo alla sempre più diffusa pratica di installare autovelox, è infatti quella di voler fare cassa e quadrare i propri bilanci, e non certo di salvaguardare la sicurezza stradale; ma l’amministrazione Zacchia, atti alla mano, è immune da tale critica, poiché il suo scopo non è quello di salvaguardare la sicurezza stradale ma quello di far fare cassa e realizzare “utili mostruosi” (senza eguali in Europa) ad una ditta privata (E SPERIAMO SOLO A  QUELLA!!!).

 

Ed è per questo motivo che i consiglieri di minoranza – per far sì che questi eventuali fondi vadano a beneficio dei cittadini e non di ditte private – hanno già preannunciato esposti-denuncia nei confronti di funzionari ed amministratori per distrazione di fondi pubblici vincolati (vincoli peraltro già violati all’atto dell’approvazione del bilancio) al pagamento di ogni fattura in favore della ditta noleggiatrice, nonché nei confronti dei pubblici ufficiali che avrebbero dovuto vigilare e non hanno provveduto benché sollecitati.