L’Archeoclub ripulisce l’Arco di Trionfo del console Valerio Corvo

 

Caserta24ore, 01 agosto 2007

 

Gianluca Parisi

 

E’ terminata la prima fase della campagna di lavori per ripulire i monumenti dell’Antica Cales.

 

Prossimo monumento le Terme di San Leo, sulle quali addirittura è stata costruita una baracca, poi abbandonata.

 

Grazie al parere favorevole della Sovrintendenza archeologica, guidata dalla dott.ssa Maria Luisa Nava infatti, la sede calena dell’Archeoclub d’Italia ha iniziato il diserbo dell’area archeologica incominciando dall’Arco di Trionfo romano.

 

Si tratta del primo passo verso la ripulitura dell’area monumentale, dal momento che è intenzione del sodalizio caleno, - fa sapere il presidente prof. Paolo Mesolella - continuare l’opera di recupero con la ripulitura delle Terme romane di San Leo e delle Terme Centrali di Cales.

 

Una vera e propria baracca di lamiere, infatti, è stata attaccata alle strutture in opera laterizia delle Terme di San Leo da dodici anni, mentre le Terme Centrali sono completamente assediate dalle spine al punto da renderle irraggiungibili.


L’arco trionfale in marmo, largo otto metri, che divideva la Via Stellatine dalla Via Latina. Dai contadini locali era chiamato familiarmente l’Arco di Orlando e fino agli inizi del 1800 ne rimanevano in piedi dei resti cospicui.

 

Oggi invece, del famoso Arco tronfale di Cales, ricordo sbiadito di chissà quale grande trionfo in battaglia, è rimasta in piedi solo una smozzicata struttura verticale in laterizio sul lato destro della via Stellatina. Circa tre metri in altezza di struttura in “opus latericium , innalzata ai tempi dell’impero nel foro, oggi è praticamente assediata dalle radici di un grande albero che è appoggiato e preme violentemente sulla struttura.

 

Ciò che rimane, quindi dell’arco imperiale è praticamente coperto da un grande albero i cui rami, sono penetrate nella struttura in opus latericium minandone la stessa stabilità.