UN ENTE PUBBLICO PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI PERICOLOSI

 

Caserta24ore, 16 luglio 2007

 

Gianluca Parisi

 

L’ambientalista Cassio Izzo interviene sulla calamità dei rifiuti speciali disseminati in tutto il territorio.

 

Dopo il sequestro di beni per 10 milioni di euro a Grigignano da parte dei Carabinieri del Nucleo Ambientale, Cassio Izzo ex dei Verdi ora ambientalista di sinistra lancia l’allarme.

 

“L’area dell’Agro Caleno è disseminata di discariche abusive, dove aziende senza scrupoli possono aver smaltito qualsiasi tipo di rifiuto. L’Agro Caleno è collegato all’Agro Aversano da una moltitudine di stradine di campagna, che di notte diventano zone franche, facilmente percorribili da mezzi che potrebbero aver sversato i loro rifiuti nell’Agro”.

 

Soltanto qualche giorno fa, lo studioso Femiano aveva lanciato l’SOS perché l’area archeologica dell’Antica Cales, ed in particolare i canali sotterranei etruschi, sono invasi di rifiuti di ogni tipo.

 

Cassio Izzo ancora fa sapere: “Le sostanze tossiche sprigionate dall’incauto smaltimento di questi rifiuti - molti dei quali provenienti da fuori provincia – sono entrate nel ciclo vitale (aria, cibo, terra, ciclo alimentare). Lo stato italiano obbliga le aziende che producono rifiuti pericolosi di sostenere costi alti per lo smaltimento, così molte aziende si rivolgono a terze società, che non si fanno scrupoli di abbandonare i rifiuti a costi più bassi nella terra e nell’ambiente. Bisognerebbe che lo Stato Italiano se ne occupasse direttamente, costituendo un Ente pubblico dedicato solo ed esclusivamente allo smaltimento dei rifiuti al fine di far abbassare i costi di smaltimento. Fino a quando il costo dello smaltimento sarà elevato, in un’economia di mercato, le aziende avranno sempre la tendenza a smaltire al costo più basso i rifiuti, rivolgendosi a società senza scrupoli come quella di Gricignano”.

 

Non si ferma quindi il mercato dei rifiuti pericolosi, per i quali organizzazione criminali più o meno legate al crimine organizzato stanno letteralmente inquinando in modo irreparabile la provincia di Caserta.

 

Criminali che inquinano il territorio per accumulare profitti e poi trasferirsi fuori provincia, portando via i soldi accumulati e lasciando alla popolazione locale i rischi di ammalarsi di malattie tumorali.