E’ il “clan degli sparaciani” ad appiccare gli incendi
Caserta24ore, 14 luglio 2007
Il
“clan degli sparaciani” appicca gli incendi, ma
grazie al servizio prevenzione incendi della Protezione Civile di Calvi Risorta
è stato possibile segnalare i primi focolai e limitare
i danni.
La siccità, che ormai dura da ben 25 giorni, oltre a mettere a rischio le
colture agricole alimenta gli incendi che ormai ogni anno bruciano le colline e
gli anfratti intorno a Calvi Risorta.
Sulla matrice dolosa degli stessi non c’è alcun dubbio, in
molti in Paese ritengono colpevoli di appiccare le fiamme il così detto
“clan degli sparaciani”.
Ormai
non c’è più collina che non sia stata bruciata dal
clan, ma quello che preoccupa è che le fiamme possono andare oltre e sconfinare
nei boschi ancora indenni del Monte Maggiore.
La vendita degli asparagi in primavera genera un fatturato considerevole e così
le colline calene bruciate d’estate sono diventate
una sorta di piantagione e ogni anno vengono appiccati
incendi per agevolarne la crescita.
Se nelle colline non c’è più nessun bosco da bruciare,
ormai diventate delle vere e proprie piantagioni, ci sono ancora degli ettari
di bosco soprattutto sul versante nord di Monte Maggiore.
La protezione civile è in prima linea con diverse pattuglie in appostamento,
coordinate dal sig. Suglia e in questo primo periodo
d’estate, con pronto intervento ha allertato sempre
il corpo forestale per impedire che fiamme raggiungessero
i boschi ancora incontaminati.
Dall’altra parte il “clan degli sparaciani”, così
sono stati ribattezzati in Paese i raccoglitori di asparagi,
sono soddisfatti: anche quest’anno hanno ‘concimato’ le colline con il fuoco e l’anno prossimo si
preannuncia un anno ricco di raccolti.