CALES: IN GRAVE PERICOLO LE OPERE IDRAULICHE ETRUSCHE
Portale
di Pignataro, 7 luglio 2007
Stanislao Femiano
I
grandi sistemi idraulici etruschi di Cales sono
ridotti a sversatoi di rifiuti speciali.
Il Ponte delle Monache, un diaframma naturale di tufo tra due canali
artificiali di difesa (simile a Ponte Sodo a Veio) è
ridotto a discarica di pneumatici d'auto e autotreni.
I Pozzi di Serola e Palombaba
(ampie cisterne sotterranee), sul Rio Lanzi e Palombara, sono ora vasti
inghiottitoi di rifiuti speciali e detriti da ristrutturazioni edili.
Sembrano discariche incolmabili. Infatti, i rivi a
carattere torrentizio, durante l'inverno disperdono a valle, fino all'aperta
pianura, ogni sorta di rifiuti.
Spesso, vere dighe di rifiuti ostruiscono il corso dei
rivi. Quando cedono sotto la pressione dell'invaso che si forma a monte, onde di piena inondano i campi a valle, con grave
pericolo per uomini e bestie.
L'area archeologica di Cales (tenimento comunale di
Calvi Risorta - Provincia di Caserta - Campania) è tra le città antiche meglio
conservate d'Italia.
Dopo il lento abbandono, durante i secoli di Mezzo, non è stata più reinsediata, a causa degli acquitrini, oggi prosciugati.
La città si estende per oltre 72 ettari e conserva vestigia dei grandi
monumenti civili e religiosi e del tessuto urbano.
L'andirivieni dei mezzi agricoli localizza luoghi di culto e officine artigiane
per la produzione di belle ceramiche e strumenti in osso, ferro, bronzo e
vetro.
Oggi, la città giace abbandonata.