All’ICAS 350 alunni in fila per salutare la loro direttrice che va in pensione

 

Paolo Mesolella

 

Caserta24ore, 12 giugno 2007

 

E’ stata una manifestazione maestosa ed anche commovente.

 

All’Istituto Comprensivo Autonomo Statale di Calvi, l’amata direttrice va in pensione, lascia la scuola dopo tanti anni e i suoi alunni le regalano commossi tanti fiori.

 

Un’esperienza educativa indimenticabile la sua, che ha visto crescere e studiare da quasi trent’anni l’intera comunità calena.

 

Sabato scorso, presso la lottizzazione S. Nicola, il progetto di fine anno “Europa” ha coinvolto 350 alunni dell’istituto comprensivo ed è stato dedicato proprio all’amata dirigente ed al ricordo del professore Gabriele Zona, suo marito, purtroppo recentemente scomparso.

 

Il progetto, nato in occasione dei cinquant’anni del Trattato di Roma, quindi, ha assunto un carattere tutto particolare. Quello del ricordo: gli alunni, infatti, hanno imparato a riconoscere i comportamenti negativi dell’intolleranza razziale, a cogliere le differenze culturali e a comprendere che l’amicizia tra persone diverse è possibile.

 

Gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola media si sono esibiti con impegno in vivaci danze folkloristiche e la dirigente scolastica ha assistito emozionata e commossa alle loro esibizioni.

 

A conclusione della manifestazione le sono stati donati tanti fiori da un’allieva che, a nome dei compagni, dei genitori e delle insegnanti, le ha rivolto il saluto ufficiale e le ha consegnato una pergamena:

 

“Carissima Dirigente - ha detto - sono certa che in questo momento tutti gli alunni vorrebbero abbracciarla per testimoniare l’affetto e l’interessamento che lei ha sempre dedicato ai problemi della scuola, affinché noi alunni potessimo seguire un valido percorso. Ricordo che lei è sempre stata presente nelle nostre manifestazioni e si è sempre complimentata per la bravura con cui abbiamo svolto il nostro ruolo; ha sempre apprezzato il nostro lavoro e ci ha sempre sollecitati ad esprimere in ogni situazione la nostra creatività contro ogni forma di appiattimento che caratterizza, purtroppo, la nostra società. Di questo la ringraziamo: le saranno di conforto il nostro vociare, il nostro baccano, il nostro sorriso, tutte le manifestazioni spontanee del nostro vivere quotidiano”.