SEQUESTRATA DAI CASCHI BIANCHI UNA DISCARICA A CIELO APERTO NELL’ANTICA
CALES
Calvirisortanews, 07 giugno 2007
Vito Taffuri
Ennesima operazione in difesa
dell'ambiente messa a segno a Calvi Risorta, dalla polizia municipale retta
dalla dr.ssa Anna Caianiello. Sul posto sono intervenuti il
maresciallo Antonio Bonacci e
l’agente scelto Gabriele Russo, con alto senso investigativo in materia
ambientale.
Oggi pomeriggio c'è stato un capillare sopralluogo sul
territorio di Calvi Risorta. I caschi bianchi hanno
"scoperto" un'area in zona "Antica Cales"
all’altezza del ponte dell’autostrada Napoli Roma A1, su cui erano depositati
rifiuti speciali pericolosi: elettrodomestici, quindi frigoriferi e televisori,
gomme per automobili e altro; infine lastre di eternit, le quali sono ancora più pericolose, in quanto
l’amianto è una sostanza riconosciuta cancerogena, la cui produzione e
commercializzazione sono state bandite dalla legge italiana N.257/92.
Si trova sotto forma di microscopiche fibre contenute
all’interno di pannelli divisori, soffitti e pavimenti. Se
libero nell’aria, l’amianto può essere facilmente trasportato dal vento e
inspirato dall’uomo, con effetti anche letali sul lungo periodo.
Immediatamente sull'intera area, che si estende per
diversi metri, sono stati posti i sigilli. La Polizia Municipale ha anche denunciato
alla Procura della Repubblica sammaritana di quando accadeva
contro ignoti. L'area, recintata, dai caschi bianchi è di proprietà del comune,
già bonificata, qualche anno fa, con una spesa di
circa cento mila euro, grazie a un finanziamento provinciale, ottenuto grazie
all’intervento dell’assessore all’ecologia Carmelo Bonacci, che fece bonificare diverse aree trasformate in
discariche a cielo aperto, nel territorio.
Come sembra, con questo ultimo blitz dei caschi bianchi,
le cose si sono in ogni caso complicate al punto che è servito un sequestro preventivo
pur di frenare tali abusi da parte d’ignoti che nonostante i tanti controlli
messi in campo da parte della polizia municipale, qualche trasgressore continua
ancora a riempire le nostre strade di rifiuti illegalmente e così facendo,
inquina il nostro bellissimo territorio dell’antica Cales,
la città romana.