Izzo: “… basta con i
privilegi dei politici”
Gianluca
Parisi
Caserta24ore,
31 maggio 2007
E’
mistero su un manifesto che ha tappezzato le mura di Calvi
Risorta e che testualmente recita: “Più tasse per tutti, più privilegi per
pochi, invia il tuo motto a scissionisticalvi@hotmail.com. Il testo del
manifesto, del formato standard, è su fondo bianco con lettere in azzurro a
caratteri cubitali. La cittadinanza e soprattutto i politici si
interrogano cosa possa voler dire questa strana iniziativa. C’è chi
pensa sia l’area scissionista del partito democratico: i simpatizzanti del
Ministro Mussi della “Sinistra democratica per il
socialismo europeo”; ma perché firmare il manifesto con una semplice email ed invitare ad inviare un motto?
In effetti sia a livello locale, che a livello nazionale c’è un aumento diffuso
delle tasse usate anche a pagare più privilegi per pochi.
Cassio
Izzo ex Verde, poi traghettato nei DS, considerato da
qualcuno la regia del manifesto, smentisce, ma fa sapere:
“…
è inammissibile che tutti i politici ci ripetono che “pagare le tasse è un
dovere”. E’ questo che ci impedisce di prendere
coscienza, come collettività, dello sfruttamento cui siamo sottoposti. Quindi bisogna smettere di nutrire sensi di colpa. No, non è
giusto farsi portar via dalle tasche il 65% per cento dei nostri redditi perché
lorsignori si possano godere le 574.217 auto blu, il
cui numero è triplicato in tre anni, quando in Usa le
auto di servizio sono 78mila (ossia sette volte meno) e in Germania 54mila. No,
non è giusto che salariati il cui potere d’acquisto è calato del 40 per cento
in dieci anni, e pensionati le cui pensioni sono
calate del 30 per cento, vengano tassati sempre di più per
pagare emolumenti da 300mila euro l’anno ad un direttore del Demanio (nel caso
specifico la signora Elisabetta Spitz, moglie di Follini) o 500mila euro a un assessore siciliano. In
sintesi: è odioso che un popolo che si sta impoverendo paghi
tasse sempre più alte per mantenere i lussi sempre più scandalosi di
parassiti, burocrati e privilegiati pubblici. Ed è
giusto protestare, minacciare di non pagare le tasse. Non c’è da vergognarsi.
Non è qualunquismo. Al contrario, bisogna capire che la protesta contro tasse e
privilegi è più urgente di ogni altra posizione
politica”