IL PROGRAMMA ELETTORALE DI ZACCHIA RIMASTO SULLA CARTA E NEI SOGNI DI COLORO CHE SI ERANO ILLUSI

 

Vito Taffuri

           

Calvirisortanews, 24 maggio 2007

 

L’ambizioso programma elettorale del sindaco Zacchia, rimasto solo sulla carta e nei sogni di coloro che si erano illusi di aver trovato il nuovo messia, prevedeva anche il rilancio del paese, a partire dalla valorizzazione delle periferie, nonché il completamento delle opere pubbliche incompiute ed il rilancio del patrimonio archeologico, con la realizzazione di un parco tematico da far invidia anche all’antica Roma.

 

I risultati ottenuti dopo tre anni di operato della giunta Zacchia sono, invece, l’antitesi stessa del programma elettorale, e testimoniano l’incapacità di questa coalizione di realizzarlo, o meglio una precisa volontà politica di non farlo.

 

Calvi è stata lasciata a “marcire”, come dimostrano lo stato pietoso delle strade e dei giardini pubblici; una rete idrica colabrodo (le cui perdite non vengono riparate se non a distanza di svariati mesi dalla loro segnalazione), la mancanza d’acqua in intere zone del paese e la non potabilità della stessa; impianti sportivi che, privi di manutenzione, degradano e mettono a rischio l’incolumità di coloro che ne usufruiscono; strade invase dall’immondizia, per le quali non si provvede nemmeno più allo spazzamento, e fallimento delle raccolta differenziata; branchi di cani randagi che gironzolano tranquilli per il paese insieme a topi, presenti persino nelle scuole frequentate dai nostri ragazzi; edifici pubblici lasciati privi di sistemi di allarme attivi e passivi (alla cui installazione è tenuto il comune) ed oggetto pertanto di atti vandalici; edifici scolastici mancanti di servizi igienici adeguati o di palestre al coperto agibili.

 

Per quanto riguarda le opere pubbliche attivate dalla precedente amministrazione, queste sono a tutt’oggi incompiute. La piscina comunale, già completata al 99% dalla giunta Caparco, aveva bisogno soltanto di minimi interventi per la sua inaugurazione, che a questa amministrazione incapace hanno invece richiesto più di due anni: i finanziamenti contratti nel 2001 si sono infatti dimostrati più che sufficienti per la realizzazione dell’opera, e non si è reso necessario attivare nessun ulteriore finanziamento – contrariamente alle false dichiarazioni del sindaco, riportate da certa stampa poco documentata e faziosa –, così come attestato dall’ufficio ragioneria con una nota del 23/08/2006; per quanto riguarda il cimitero, i cittadini, pur avendo anticipato l’importo della concessione da oltre 3 anni, sono ancora in attesta che l’opera venga completata e, per tenere buoni gli stessi, l’amministrazione ha inscenato un sorteggio del tutto illegittimo, al quale sono stati invitati a partecipare soltanto coloro che avevano versato l’intero importo di € 6.400,00, pur non essendo stato rilasciato alcun provvedimento di concessione; sull’edificio polivalente, la stessa stampa faziosa riporta in svariati articoli, l’ultimo dei quali risale al 6/1/2007 (anche se il finanziamento è stato concesso nel mese di giugno del 2006), che l’attuale amministrazione ha finanziato con 440.000,00 € il completamento dell'edificio polivalente per lo sport ed il tempo libero visto che l’opera, da quasi 2 anni, giaceva incompiuta.

 

Tuttavia già nel 2003, con la delibera di consiglio n. 17, la precedente amministrazione ha richiesto alla Cassa Depositi e Prestiti di stanziare i fondi necessari per tale intervento, con possibilità di attivare il finanziamento, nei successivi tre anni, con una semplice richiesta; per cui il completamento dell’opera è stato previsto e finanziato dalla precedente amministrazione, e se l’opera giace incompiuta da anni il demerito è solo della giunta Zacchia. Sull’appalto di questo lavoro, poi, pesano forti sospetti di irregolarità nell’aggiudicazione, poiché la ditta esecutrice dei suddetti lavori – così come per il completamento del campo di calcio – potrebbe non aver eseguito i necessari versamenti all’Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici, in mancanza dei quali l’ufficio tecnico avrebbe dovuto disporne l’esclusione dalla gara. Il dubbio resta fintanto che l’ingegnere Bonacci – protetto dal sindaco nel suo atteggiamento penalmente rilevante – non rilascerà copia delle ricevute di versamento, continuamente richieste dalla minoranza negli ultimi 6 mesi (alla faccia del tanto decantato Palazzo di Vetro).

 

Per quanto riguarda l’area industriale, si prevedeva la vendita dei lotti già la scorsa estate, ma dopo tre anni tutto è ancora in alto mare, ed il finanziamento necessario per il suo completamento non può essere perfezionato perché altrimenti, come già avvenuto per il 2006, il comune non rispetterebbe il Patto di Stabilità. Per di più i proprietari dei terreni espropriati sono ancora in attesa del pagamento, dopo 2 anni e mezzo, del restante 30% dell’indennità concordata.

 

L’ufficio ragioneria, dopo 8 mesi di vane richieste dei consiglieri di minoranza, non è nemmeno in grado di dire a quanto ammonta la disponibilità di cassa, relativamente ai mutui per il completamento delle opere pubbliche, in particolare di quelli estinti attraverso l’emissione del prestito obbligazionario con cui la giunta Zacchia ci ha indebitato fino al 2027: figuriamoci se l’amministrazione può programmarne il completamento. D’altro canto, assessori che affidano le sorti della comunità amministrata alle possibili contravvenzioni dei limiti di velocità (rilevate attraverso il noleggio di due autovelox ad un prezzo pari ad oltre 20 volte quello d’acquisto), non possono garantire alcun futuro al paese.

 

Il patrimonio archeologico è stato ormai abbandonato (tranne che dai tombaroli, i quali continuano a depredarlo), e viene utilizzato da mesi per lo sversamento di rifiuti di ogni genere. La creazione del parco archeologico, dopo ben tre anni di annunci, ha visto soltanto l’avvio dei lavori per la ripulitura dei canali idraulici antichi, cioè un’operazione di potatura di spine e di erbacce dai vecchi canali etruschi (che nessuno visiterà mai) che costerà circa 750.000,00 €, mentre i canali idraulici moderni “fanno acqua” da tutte le parti!

 

Sulla carta l’amministrazione ha programmato fantomatici lavori per oltre 15.000.000,00 di €, i quali non trovano però alcun riscontro nel bilancio predisposto dal dr. Fabozzi ed approvato dalla sola maggioranza: siamo quindi di fronte ai soliti proclami privi di sostanza, ed intanto il patrimonio comunale (ignoto agli amministratori che non redigono nemmeno l’inventario dei beni patrimoniali), privo di manutenzione, deperisce sempre più ed assume la veste di antiche rovine. Di questo passo bisognerà cambiare i cartelloni di benvenuto che è possibile ammirare all’ingresso dei due bivi, i quali dovranno ora così recitare “Benvenuti a Cales, già Calvi Risorta”.