FORTI
POLEMICHE DELL'OPPOSIZIONE PER LA GESTIONE DELLE GARE D'APPALTO!!!
Calvirisortanews, 23 maggio 2007
Vito Taffuri
Che il sindaco fosse un bravo
illusionista, abile venditore di sogni e novello Copperfield
della politica, ne abbiamo avuto la riprova nel giugno del 2004 quando, con la
promessa di ricreare il paradiso terrestre a Calvi Risorta, è riuscito a farsi
eleggere con uno scarto molto ampio sulla seconda lista in lizza. Tuttavia
l’illusionista sta perdendo la sua proverbiale abilità.
Con particolare riferimento all’appalto delle gare,
infatti, anche il più disattento degli spettatori è ormai in grado di capire
come l’illusionista, grazie al suo assistente tecnico, sia in grado di tirare
fuori, dal cilindro dei (suoi) sogni, proprio il coniglio che aveva scelto molto tempo prima dell’esperimento.
Prendiamo, ad esempio, la gara per il noleggio dei due
autovelox (da installare sulla Casilina, all’altezza
dello stabilimento di Roberto Izzo, e sull’Appia, all’altezza dell’area ex Pozzi) aggiudicata alla
società “I.D.E.A. Luce” s.r.l., unica partecipante, la quale incamererà oltre 20 volte il
prezzo d’acquisto delle apparecchiature, pur rimanendone proprietaria! Oltre 2 milioni di €, che dovrebbero essere utilizzati per erogare
servizi pubblici ai cittadini.
Il capitolato d’appalto indica, con estrema e assoluta
precisione, le caratteristiche tecniche che devono possedere le apparecchiature
da installare (che, tra le altre cose, devono poter controllare
contemporaneamente fino a tre corsie in avvicinamento, anche se i tratti di
strada da controllare sono a due corsie). Tali caratteristiche, se si effettua, una comparazione tra i vari modelli presenti sul
mercato, sono peculiari del solo modello denominato “Traffiphot
III-SR”. Già questa previsione ha notevolmente ridotto il numero di concorrenti
che potevano legittimamente avere interesse a partecipare
alla gara – disponendo di apparecchiature tecnicamente idonee –, limitando la
stessa ai soli distributori del modello “Traffiphot
III-SR”, che hanno anche l’esclusiva per determinate aree geografiche.
Il meccanismo concorrenziale è stato però del tutto eluso
grazie alla grave violazione dei vincoli di pubblicità dell’appalto
che, in base alle norme comunitarie, doveva essere pubblicizzato per 52 giorni
sulla Gazzetta Ufficiale, sulla Gazzetta della Comunità Europea e, per
estratto, su almeno due dei principali quotidiani a diffusione nazionale e su
almeno due a maggiore diffusione locale.
Tuttavia l’ing. Bonacci, ha
pensato bene di affiggere probabilmente l’avviso di gara in un angolino nascosto dell’Albo Pretorio, per soli 15 giorni. Ed
ecco che l’unica partecipante alla gara non poteva che
essere la ditta prescelta – la quale non poteva trovarsi a passare per caso al
comune, sbirciare proprio in quell’angolino dell’Albo
Pretorio, prendere visione dei luoghi e formulare l’offerta nel breve tempo a
disposizione – vale a dire la società “I.D.E.A. Luce”
s.r.l., che percepirà il 42,75% delle contravvenzioni
riscosse.
L’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di
lavori, servizi e forniture, infatti, con la deliberazione n. 50 del
20/02/2007, ha definitivamente sancito l’illegittimità della gara di appalto della pubblica illuminazione aggiudicata al
“Consorzio GEA”, unica partecipante alla gara a causa della mancanza delle
forme di pubblicità previste dalla normativa comunitaria.
Stiamo parlando di un appalto ventennale, del valore di
oltre 6.000.000,00 di €, affisso al solo Albo Pretorio
del comune per 15 giorni! L’assistente tecnico, per di più, ha stipulato
ugualmente il contratto, pur in presenza di pareri legali
(illegittimamente richiesti, come segnalato dalla Corte dei Conti) nei quali si
evidenziavano le violazioni commesse.
L’assistente non si è neanche preoccupato di verificare se
il coniglio tirato fuori dal cilindro fosse in buona
salute, visto che il “Consorzio GEA” non risulta ricompreso
tra i soggetti qualificati SOA, organismo che ne attesta i necessari requisiti
tecnici per l’esecuzione del contratto. Pur tuttavia il coniglio resta al suo
posto perché, essendo molto grosso, riesce a sfamare parecchi commensali.
Una variante del trucco è quello
utilizzato per l’acquisto del parco giochi installato presso la villetta
comunale. In questo caso l’assistente tecnico voleva utilizzare conigli poco
costosi; tuttavia l’illusionista preferiva il coniglio nostrano, che cresce nel
territorio di Sessa Aurunca, molto nutriente ma più
costoso: tanto per acquistarlo bastava aumentare il costo del biglietto degli
spettatori e l’assistente tecnico lo ha subito accontentato.
Allo stesso modo l’assistente tecnico ha aggiudicato, in
maniera diretta e senza procedure a evidenza pubblica,
appalti di servizi, forniture e lavori per svariate centinaia di migliaia di €.
Passiamo ora alla gara per la riscossione dei tributi,
resasi necessaria a seguito di una profonda crisi di liquidità che, tra le
altre cose, ha determinato un accumulo di fatture inevase per 2,5 milioni di €
e l’addebito di interessi moratori per oltre
120.000,00 €.
In questo caso l’illusionista si è avvalso dell’assistente
finanziario, che ha preferito agire sui requisiti richiesti per la
partecipazione alla gara – arbitrari, illegittimi, incoerenti, sproporzionati
ed inadeguati rispetto alla tipologia e all’oggetto della prestazione, studiati
per limitare l’accesso alla gara delle imprese operanti sul mercato – e sui
criteri di valutazione delle offerte.
Afferma l’opposizione: tra i requisiti per la
partecipazione alla gara spicca quello che prevede un organico della ditta di
almeno 30 unità e l’obbligatoria assunzione, da parte della stessa, di almeno 2
dipendenti con il requisito di ufficiale della
riscossione. Voci di corridoio affermano che uno dei due dipendenti da assumere
possa essere qualcuno vicino all’amministrazione.
Il trucco risiede però nei criteri fissati per la
valutazione dell’offerta: sono stati infatti previsti
ben 65 punti attribuibili per il progetto di organizzazione e gestione dei
servizi in affidamento, ed un massimo di 35 punti per l’offerta economica
(nonostante la Corte dei Conti abbia più volte sancito l’illegittimità di gare
che diano pesi maggiori agli aspetti progettuali piuttosto che all’offerta
economica).
Il criterio scelto per l’attribuzione del punteggio
all’offerta economica, permette tuttavia di attribuire un massimo di 5 punti
sui 35 teoricamente previsti, per cui, di fatto,
l’unico criterio di aggiudicazione viene ad essere quello relativo alla
valutazione del progetto tecnico, che viene lasciato all’apprezzamento
discrezionale della commissione di gara, che effettuerà la suddetta valutazione
in seduta non aperta al pubblico (cioè chiusa nel proprio ufficio): in questo
modo la commissione potrà tirare fuori dal cilindro il coniglio che
l’illusionista aveva già scelto prima dell’esibizione, ed il gioco è fatto.
A questo punto sorge però una vera e propria faida interna,
poiché all’illusionista piace un coniglio, mentre all’assessore Izzo ne piace un altro, gradito anche all’attuale revisore
dei conti. Bisogna quindi valutare se l’assistente finanziario vorrà
accontentare l’illusionista o il suo scopritore in quel di Aversa.
Tuttavia i consiglieri di minoranza del dr.
Marrocco sono riusciti a carpire i segreti del
mestiere e a svelare i trucchi utilizzati dall’illusionista: i sogni che aveva
creato sono quindi diventati degli incubi che tormentano lui ed i suoi assistenti,
e gli spettatori stanno disertando in massa le sue pessime esibizioni.
Andando avanti di questo passo, per evitare un copioso
lancio di ortaggi, all’illusionista non resterà che
cambiare lavoro e tornare a vendere intrugli miracolosi, o muovere le tende e
regalare i suoi sogni viaggianti ad un’altra “fortunata cittadina”.