AAA…ASSESSORE ALLE FINANZE CERCASI! QUARTA E ULTIMA PUNTATA

            

Calvirisortanews, 22 maggio 2007

 

Vito Taffuri

 

Nello scorso consiglio comunale del 30 aprile, in cui è stato approvato un bilancio 2007 molto discusso e di dubbia legittimità (visto il mancato pareggio), i consiglieri di minoranza hanno puntato forte il dito contro l’assessore alle finanze, Ermanno Izzo, soffermandosi in particolare sul suo assenteismo ed il suo sfuggente modo di fare politica.

 

Vi sono diversi passaggi della ormai famosa relazione di 36 pagine, presentata dalla minoranza, in cui l’assessore viene bacchettato e messo di fronte alle sue responsabilità politiche.

 

Lo si accusa, ad esempio, di essere stato assente nel momento in cui la giunta ha adottato le deliberazioni per l’affidamento, ad una ditta privata, della riscossione delle entrate comunali.

 

L’argomento era di estrema importanza per il suo assessorato, e – riportiamo testualmente dalla relazione – “il risultato è stato quello di far passare atti pieni di illegittimità, forieri di potenziali danni alle finanze del comune per 352.000,00 € e dai quali può derivare null’altro che lo sfascio definitivo del sistema contabile ed il caos più totale!”

 

L’assessore, d’altronde, ha assunto un atteggiamento sconcertante, risultando quasi sempre assente ingiustificato alle riunioni di giunta tenutesi nell’ultimo anno. A questo punto la minoranza ha richiamato l’assessore al corretto espletamento del mandato che ha ricevuto dal popolo, con un passaggio che vale la pena riportare integralmente: “L’assessore alle finanze dica, una volta per tutte, se intende esercitare seriamente la delega che gli è stata conferita o se, come il vicesindaco, gli basta pavoneggiarsi con una carica puramente simbolica, le cui funzioni vengono esercitate in modo esclusivo dal sindaco e dall’assessore ai lavori pubblici, con risultati disastrosi per il paese.

 

L’assessore firma ormai solo manifesti informativi sui comizi pro-Zacchia di ministri del culto cattolico, e presenzia alle sole giunte in cui si approvano atti di indirizzo per l’erogazione di minicontributi agli indigenti o manifestazioni di protesta per la chiusura della R.S.A., delibere di facciata che non comportano responsabilità alcuna e con le quali cerca di mantenere quel che resta del suo elettorato.

 

Laddove, invece, si discute di argomenti impegnativi, che hanno ricadute importanti sul bilancio e sulla cittadinanza (come esternalizzazioni, lavori pubblici, nomine di funzionari responsabili e noleggio di autovelox) e da cui possono discendere profili di responsabilità, egli – sottraendosi ai propri doveri e sapendo che le relative deliberazioni sono il più delle volte illegittime, come da egli stesso dichiarato – si astiene, furbescamente, dal presenziare credendo, con tale atteggiamento, di potersi riciclare nella prossima tornata elettorale per non aver votato le deliberazioni della giunta Zacchia. Troppo comodo caro assessore.

 

Troppo comodo! I suoi compiti istituzionali le imporrebbero di presenziare e manifestare il suo dissenso su proposte illegittime e dannose per la cittadinanza, specie se facenti capo al suo assessorato. La sua condotta potrebbe forse esimerla da responsabilità nei confronti della Corte dei Conti, ma la rende politicamente responsabile per aver consentito – e quindi avallato – l’adozione di tutte le pessime scelte di questa amministrazione!

 

In ogni caso, votare oggi questo bilancio implica, da parte sua come da parte degli altri consiglieri presenti, l’approvazione di tutte le delibere illegittime che ne sono alla base (comprese quelle dell’autovelox e dell’esternalizzazione). Infatti, sia il bilancio annuale che quello pluriennale hanno carattere autorizzatorio, costituendo gli stanziamenti ivi previsti limite agli impegni di spesa che è possibile assumere.

 

Approvare questi documenti comporta, dunque, anche l’autorizzazione allo stanziamento degli aggi da corrispondere alla società “I.D.E.A. Luce” s.r.l., ed al loro impegno e pagamento, spettanze illegittime – come avremo modo di chiarire nel prosieguo della relazione – che comporteranno responsabilità anche di natura penale”.

 

E l’approvazione da parte dell’assessore alle finanze c’è stata, così come l’avallo di tutti gli atti illegittimi dell’amministrazione, sui cui diverse autorità, compresa la Procura della Repubblica, stanno indagando.

 

Sull’aspetto dell’assenteismo l’assessore è stato richiamato, pubblicamente, anche dal sindaco e dal vicesindaco, ed invitato ad assumersi le sue responsabilità. In altro punto della relazione, i consiglieri di minoranza – i quali, evidentemente, risultano più addentrati dello stesso assessore nella materia finanziaria – hanno consigliato al responsabile finanziario e all’assessore Izzo di leggere il recente parere n. 2 del 18/01/2007 della Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo della Sardegna, che ha confermato la tesi del collegio dei revisori sul conteggio finale del Patto di stabilità 2006, mettendo fine alla commedia inscenata dalla giunta e dai funzionari.

 

In altri termini vi è la definitiva conferma che il Patto di Stabilità 2006 non è stato rispettato, e ciò rappresenta un segnale che anticipa di poco il dissesto finanziario. Lo stesso revisore, Salvatore Fattore di Sparanise, da poco nominato con i voti della sola maggioranza, nella sua relazione al bilancio conferma il mancato rispetto del Patto 2006.

 

Non che la performance dell’assessore Izzo, nella sua veste di assessore alle politiche sociali, sia migliore. Infatti, la previsione di bilancio per il pagamento delle spese per le esenzioni dei ticket mensa, per assistenza agli indigenti e per assistenza alle persone diversamente abili, vede una drastica riduzione ed una ulteriore mortificazione della politica sociale attuata da questa amministrazione, che pur si definisce di sinistra.

 

Dopo la decisione di erogare i contributi una tantum non due ma una sola volta l’anno, la riduzione dell’ammontare degli stessi (arrivati alla ridicola cifra di 47,00 €), la bocciatura – da parte dell’assessore Izzo e dell’intera maggioranza – delle proposte della minoranza affinché fossero erogati maggiori contributi agli indigenti e alle persone diversamente abili, viene ora assestato un ulteriore colpo alle fasce sociali deboli.

 

Qualcuno ci sa dire, poi, perché mai non vengono erogate le borse studio ed i buoni libri?

 

La minoranza si congratula quindi con l’assessore Izzo che “in qualità di assessore alle politiche sociali, sta emarginando le fasce deboli della cittadinanza, ed in qualità di assessore alle finanze ha aumentato il carico tributario e ci sta portando dritti al dissesto finanziario. Complimenti!”.

 

Proprio in merito alla politica fiscale dell’assessore – reo di aver mandato in prescrizione l’acqua del 2001 – dobbiamo segnalare la sua scelta di riconfermare, anche per l’anno 2007, l’aumento del 40% della tassa rifiuti – che fa delle tariffe praticate dal comune quelle più alte della provincia – e di far recapitare contemporaneamente, nel mese di maggio, sia la TARSU 2006 (già comprensiva dell’aumento del 40%) che l’acqua del 2004.

 

L’assessore alle finanze, inoltre, dovrebbe essere la figura politica responsabile del corretto utilizzo delle risorse finanziarie del comune: in tale ottica i consiglieri di minoranza si chiedono come sia stato possibile, da parte sua, autorizzare – con l’approvazione del bilancio – il noleggio di due autovelox ad un costo di oltre 2.200.000,00 €, quando il loro prezzo d’acquisto è di soli 100.000,00 €.

 

L’assessore ha quindi dato il suo nulla osta ad un affare colossale, che vedrà il dirottamento di grosse somme – che dovrebbero essere utilizzate per l’erogazione dei servizi ai cittadini e l’abbattimento delle tasse – dal bilancio comunale alle tasche di una ditta privata (e speriamo soltanto alla ditta).

 

Bel modo di amministrare i soldi dei cittadini da parte dell’assessore Izzo!

 

A questo punto, vista la perenne assenza dell’assessore alle finanze alle sedute di giunta, qualcuno inizia a chiedersi perché mai egli debba percepire una consistente indennità di funzione – pagata da tutti i cittadini – per una carica che, di fatto, non esercita da un anno.