LA
MAGGIORANZA DI ZACCHIA, IN FORTE DIFFICOLTÀ DOPO LA PRESENTAZIONE
DELL’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DEL SENATORE NOVI, SCRIVE
AL MINISTRO DEGLI INTERNI AMATO
Calvirisortanews, 19 maggio 2007
Vito Taffuri
La minoranza lo aveva previsto: per la fine di maggio, le
rose, che caratterizzano nell’immaginario popolare religioso proprio il fiorire
di una tiepida nuova stagione, avrebbero mostrato più spine che petali alla
maggioranza di Giacomo Zacchia.
Oggi il bilancio degli ultimi mesi di governo cittadino,
ha una caratterizzazione che non sembra essere positiva,
anzi, mai come in questo momento la maggioranza calena
dovrebbe dare molte spiegazioni ai cittadini.
Si parte dallo scandalo dell’appalto per i servizi
elettrici e di fornitura energetica alla Gea che, secondo la minoranza e
l’autorità per la trasparenza delle gare d’appalto, non è legale, pur essendo una
delle vacche più grasse dalla quale sembra si stia mungendo
nell’ultimo periodo.
Per non parlare della questione legata alla realizzazione di un parco giochi per i bambini, dove si è
scoperto che esistono addirittura degli avvisi di garanzia che ne condizionano
la gara per l’affidamento della fornitura del materiale.
Poi, è stata scoperchiata la pentola più scottante, quella
che è strettamente connessa con la questione del blitz in Comune della Dia che, giovedì scorso, avrebbe sequestrato dei faldoni.
Sulla materia contenuta all’interno dei documenti
sequestrati è ancora buio, ma non si esclude che si tratti proprio della
questione delle giostrine (pagate 14 mila euro, dove
l’importo totale della gara e della fornitura, comprensiva dell’installazione
delle strutture, non arrivava a 7000 euro).
Insomma, annus horribilis per la maggioranza di Zacchia che, oltre alle
vicende giudiziarie, si ritrova a dover dipanare anche la matassa dei conti
pubblici che, come nel famoso motto, non tornano, anzi,
sforano eccome. Non c’è pace per Zacchia e la sua squadra, ma non c’è riposo
nemmeno per chi è costretto a protrarlo in eterno. Al cimitero locale, infatti,
sembra assistere a un florilegio di incongruenze
tecniche ed amministrative. Dopo la vicenda di bare inumate
in cantieri aperti per la realizzazione di nuove nicchie, ai controlli della
Finanza proprio sul Camposanto caleno.
Sul cimitero e sulla contingente
gestione anomala, oggi grava anche un’altra pesantissima tegola. Pare che
i loculi assegnati con un sommario sorteggio non potessero
essere consegnati, anche perché chi ha versato solo la prima rata per avere una
nicchia è stato di fatto estromesso dal sorteggio.
Quasi a dire: se non paghi la seconda tranche puoi anche seppellire i morti nel tuo giardino. Polemica anche sulla metodica del sorteggio che, secondo molte
forze politiche presenti in Consiglio, avrebbe favorito una ristretta
conventicola di persone, molto vicine alla maggioranza. Accuse gravi
che, comunque, devono essere ancora verificate.
E poi si è aggiunto
l’interrogazione parlamentare del senatore di Forza Italia, Emiddio Novi, che
ha chiesto al governo e alla commissione antimafia, l’intervento della
commissione d’accesso al comune di Calvi Risorta.
E come suo solito fare del primo cittadino questa mattina veniva pubblicato sul quotidiano locale il Corriere di
Caserta, che il sindaco scriveva al Ministro degli Interni Amato, chiedendo
stesso lui la commissione d’accesso, come al solito giocava di anticipo.
Però, questa volta, è arrivato con
forte ritardo in stazione.
E poi i fatti parlano chiaro, è meglio che non arrivi la commissione
d’accesso, altrimenti si finisce come la storie delle discariche
in Campania, e qualcuno potrebbe finire in un mucchio di guai giudiziari,
afferma la minoranza.
Il senatore Novi, fa sapere in ogni caso, che la
prossima settimana si presenterà dal prefetto di Caserta, per rappresentare di
persona quello raccolto nell’interrogazione parlamentare. Insomma, momenti veramente
difficili della vita amministrativa di Zacchia e della sua giunta civica.