LA CITTÀ ROMANA DIMENTICATA DALLE ISTITUZIONI POLITICHE LOCALI

            

Calvirisortanews, 18 maggio 2007

 

Vito Taffuri

 

Nonostante le dichiarazioni in pompa magna da parte di certa stampa, come il Corriere di Caserta, gli scavi archeologici dell’antica Cales restano praticamente abbandonati e, nella maggior parte dei monumenti romani, usati come discariche lontane dal centro abitato.

 

Insomma, qualcosa non corrisponde, tra quanto viene pubblicizzato e le ripercussioni concrete sulla zona archeologica.

 

Se da una parte si parla con grandissima insistenza di rilancio del patrimonio storico (per la verità mai visto concretamente) dall’altra si assiste a un degrado che mai era stato presente tra le rovine del centro etrusco ausone.

 

Ogni tanto si legge sulla stampa, che notoriamente è molto vicina al sindaco Zacchia, visto che la corrispondente del Corriere di Caserta è la figlia dell’assessore alla Sanità e Cimitero Damiano Zona.

 

Quindi di grandi investimenti per gli scavi del grande giacimento storico-archeologico, ma qualcosa non corrisponde: la città antica è praticamente abbandonata ai tombaroli e alle persone che vanno a sversare rifiuti e immondizia varia.

 

Allora ci si chiede come si possa scrivere che la maggioranza, che amministra Calvi Risorta, sia una delle più attive sul fronte del recupero dei beni archeologici. Oggi, per la quasi totalità, Cales viene saccheggiata costantemente e i rifiuti deposti abusivamente, giacciono tra le fiere vestigia dell’importante centro archeologico da almeno due mesi.

 

Poi si parla di investimenti.

 

Ma quali? E poi perché l’assessore ai beni culturali continua a fare una pubblicità del suo operato quando l’antica Cales è abbandonata?