LA MINORANZA, DOCUMENTI ALLA MANO, BACCHETTA L’ASSESSORE ALLE FINANZE

 

Calvirisortanews, 14 maggio 2007

 

Vito Taffuri

 

Dall’attuale amministrazione, retta dal sindaco dott. Giacomo Zacchia ed in particolare dall’assessore alle finanze Ermanno Izzo, non potevamo certo aspettarci qualcosa di positivo, afferma il gruppo di opposizione retto dal capo gruppo Giovanni Marrocco.

 

La mancanza di qualsiasi forma di programmazione, l’improvvisazione quotidiana e l’approssimazione di fondo, sono ormai caratteristiche connaturate all’azione politica di questa giunta e dei funzionari prescelti per dirigere importanti uffici comunali.

 

Scelte politiche del solo sindaco, imposte agli altri membri della maggioranza, vengono calate dall’alto ai funzionari, i quali – indipendentemente dal fatto che le stesse siano o meno in linea con le disposizioni normative, statutarie e regolamentari vigenti – sono tenuti a realizzarle così come indicate, senza possibilità di sindacare o di mediare alcunché.

 

Ogni atto dei funzionari, consequenziale a quelle scelte politiche, deve poi essere preventivamente sottoposto alla visione ed accettazione del sindaco, in pieno contrasto con disposizioni di legge e principi di amministrazione vigenti sin dal 1990, i quali hanno sancito la separazione tra atti di indirizzo della parte politica ed attività gestionale dell’apparato burocratico.

 

Può capitare così che i funzionari, pur di non contrariare minimamente la volontà del sindaco, compiano dei veri e propri pasticci amministrativi e contabili che, molte volte, comportano anche rilevanti danni erariali.

 

Ovviamente occorrono funzionari disposti a svolgere questo ingrato ruolo e ad assumersi la responsabilità di scelte illegittime confezionate dall’organo politico; così come occorre la compiacenza di un segretario comunale che – pur essendo teoricamente il garante della conformità dell’azione amministrativa alla legge ed ai regolamenti – chiude gli occhi al momento opportuno, facendo approvare qualsiasi delibera.

 

Il caso più eclatante è certamente quello del funzionario tecnico, ing. Bonacci, il quale, come il somma poeta, sembra aver smarrito la diritta via. Ben note sono infatti le vicende dell’illegittimo appalto in favore del “Consorzio GEA”; delle irregolarità nella stipula del contratto per la gestione della piscina comunale; della pianificata e reiterata attività di mobbing nei confronti della comandante della P.M., con conseguente esposizione del comune a danni per centinaia di migliaia di euro; degli appalti di gare, senza i necessari adempimenti di pubblicità e di trasparenza, che hanno determinato, troppe volte, la partecipazione alle stesse di un unico concorrente, con aggiudicazione a prezzi ben più elevati di quelli di mercato (basti pensare alla gara per il noleggio di due impianti fissi autovelox ad un costo pari a 22 volte quello d’acquisto degli stessi; o alla fornitura dei giochi nella villa comunale, acquisitati da una ditta di Sessa Aurunca ad un prezzo più che doppio rispetto a quello di listino); delle proposte alla giunta di delibere che andavano invece approvate dal consiglio comunale (lottizzazioni e noleggio degli autovelox); della formazione di debiti fuori bilancio, e di interessi moratori per oltre 120.000,00 €, per omesso o ritardato pagamento di fatture di propria competenza, e conseguenti atti di precetto e di pignoramento; del rifiuto di atti d’ufficio, con riferimento alle numerose richieste ed interrogazioni consiliari della minoranza.

 

Per alcune di queste vicende il funzionario, insieme ad alcuni importanti esponenti politici dell’attuale amministrazione, sembrerebbe aver ricevuto anche degli avvisi di garanzia per ipotesi di reato molto gravi.

 

Tuttavia il responsabile finanziario, scelto dall’assessore Izzo e dal sindaco, lo scorso 6 dicembre 2006 in quel di Aversa, sembra ricalcare le orme dell’ingegnere Bonacci su un sentiero molto pericoloso. Non possiamo infatti, sottacere sui pessimi risultati sinora raggiunti dal responsabile (e prima ancora dal segretario comunale, che ha ricoperto ad interim tale incarico per oltre 3 mesi), così come indicati nelle relazioni della minoranza e del collegio dei revisori.

 

Spiccano su tutti: il mancato rispetto del Patto di Stabilità 2006, dovuto al mancato monitoraggio dei conti, e la conseguente perdita di trasferimenti erariali dal 2008; il tentativo di mistificare i conti, per eludere la normativa sul Patto, o di esporre, con artefizi vari, un risultato finale che ne dimostrasse il rispetto (trabocchetto in cui, però, non è caduto il collegio dei revisori); la prescrizione del canone idrico 2001 per oltre 80.000,00 €; la probabile chiusura dell’esercizio finanziario 2006 in disavanzo di amministrazione; i potenziali danni per € 352.000,00 ed il definitivo smantellamento del sistema contabile ottenuti con due sole delibere sull’esternalizzazione; la redazione di un bilancio

2007 contrario alle disposizioni normative ed ai principi contabili, anticamera del dissesto finanziario. Risultati per nulla lusinghieri, che depongono contro la pessima scelta dell’assessore Izzo e del sindaco Zacchia, i quali potevano benissimo optare per un ragazzo di Calvi che, di certo, non poteva fare di peggio!

 

Ultima gaffe, in ordine di tempo, del dr. Fabozzi e dell’assessore Izzo, è quella della gara per l’affidamento della riscossione delle entrate comunali ad una ditta privata.

 

Nella relazione di 36 pagine, presentata nella seduta del 30 aprile 2007 – la quale ha letteralmente umiliato, politicamente e tecnicamente l’assessore Izzo, mostrando anche la pochezza dell’amministrazione di cui fa parte – i consiglieri di minoranza hanno dedicato quasi 13 pagine proprio alla suddetta gara; sono state dimostrate tutte le contraddizioni, le irregolarità e le illegittimità presenti nei documenti predisposti dal dr. Fabozzi, e la mancanza dei presupposti, di diritto e di fatto, per procedere all’affidamento delle entrate in questione (con particolare riferimento alle necessarie modifiche regolamentari, e ad altre prescrizioni che il consiglio avrebbe dovuto fornire prima di procedere con la gara).

 

A distanza di qualche giorno, quando l’assessore Izzo ed il dr. Fabozzi si sono resi (parzialmente) conto delle tante gaffe commesse, gli stessi tentano di metterci la solita pezza, tornando in consiglio per l’approvazione tardiva delle modifiche ai regolamenti tributari segnalate dalla minoranza, tralasciando tutte le innumerevoli altre illegittimità evidenziate.

 

Non è la prima volta che l’assessore, “bacchettato in consiglio”, si ripresenti allo stesso per sostenere gli esami di riparazione. La domanda sorge spontanea: è mai possibile che un assessore alle finanze (presunto esperto della materia), un’intera amministrazione all’opera ormai da 3 anni, numerosi tecnici e segretari comunali, ed un responsabile finanziario pescato nell’aversano e presentato quasi come un luminare, panacea di tutti i mali dell’amministrazione, debbano trovare invece qualche barlume di lucidità nelle relazioni e nei suggerimenti dei consiglieri di minoranza? Perché paghiamo fior di quattrini questi funzionari? Ed il revisore dei conti di Sparanise (scelto sempre dall’assessore Izzo, nonostante i tanti revisori di Calvi Risorta interessati all’incarico) perché non ha segnalato queste illegittimità?

 

Come si vede l’amministrazione vive alla giornata, e pensa di rimandare all’infinito i tanti problemi del paese, mettendo ogni tanto qualche rattoppo alle questioni sollevate esclusivamente dalla minoranza (e che un’incompetenza diffusa non riesce a far altrimenti emergere).

 

La politica finanziaria dell’assessore Izzo è fatta di “tip-top” applicati ad una camera d’aria forata dappertutto, che rischia di scoppiare da un momento all’altro per la forte pressione interna ed il terreno accidentato su cui viaggia!