L’antica cattedra episcopale di San Casto, patrono di Calvi, torna per sempre in città.

Caserta24ore, 13 maggio 2007

L’antica cattedra episcopale di San Casto, patrono di Calvi torna per sempre in città.  Era tornata già da qualche mese nell’antica Cattedrale Romanica ma ora in occasione della settimana della cultura il presidente dell’Archeoclub, ha annunciato ufficialmente che la cattedra resterà per sempre a Calvi Vecchia. Collocata sul lato destro del presbiterio è considerata da molti critici d’arte, una delle più rare e significative testimonianze della scultura romanica in Campania.

Lo straordinario trono di marmo è stato datato tra il XII e XIII secolo. Il sedile è sorretto da due animali barbati, probabilmente si tratta di due tapiri; mente due leoncini sono collocati alla base del trono, come se fossero a guardia. L’intero manufatto appare chiaramente ispirato a motivi e decori propri dell’arte islamica, arrivata in Campania al seguito dei Normanni di Sicilia.

Anche il magnifico pergamo, almeno nella decorazione musiva del frontale della cassa, appare decisamente influenzato da modi di estrazione islamica e bizantina. La cassa dell’ambone poggia su una massiccia lastra marmorea nella cui parte mediana emerge una figura umana stilizzata. Il tutto poggia su due leoncini stilofori, collocati su di una predella marmorea.

La sedia si trovava a Teano, dove era stata portata in passato; adesso sarà possibili ammirarla nella cattedrale Romanica di Calvi Vecchia. Intanto è partita la settimana della cultura anche a Calvi Risorta con visite guidate al Teatro Romano, alla Cattedrale Mediovale e al Palazzo Baronale di Zuni.

Fino a domenica 20 maggio per tutta la settimana è possibile prenotare visite guidate per vedere le risorse archeologiche culturali di Calvi Risorta. La Soprintendenza ai beni archeologici si è occupata delle visite al Teatro: informazioni a Antonella Tomei, Angela Izzo e Nicolina Migliozzi; al palazzo Baronale di Zuni e alla Cattedrale informazioni a Paolo Mesolella, presidente dell’Archeoclub Caleno.

Più di duemila gli eventi che sono in programma in tutta Italia. Nel corso della settimana dedicata alla cultura musei, monumenti e siti archeologici statali saranno accessibili in forma del tutto gratuita e sarà anche possibile fruire di una grande varietà di iniziative.

Ecco la descrizione di alcuni scritti storici del palazzo baronale, le cui visite guidate sono in programma per domenica 27. Con decreto del Ministro per i beni culturali ed ambientali il palazzo è stato dichiarato di particolare interesse artistico ed è sottoposto a tutela. “… il portone di ingresso posto ad occidente - spiega il manoscritto - porta in un ampio cortile circondato da mura.

Nel cortile appare anche una grande meridiana. Sulla porta che dal giardino porta al cortile c’è lo stemma della famiglia Zona (un arciere mentre scaglia una freccia contro un cinghiale e, sotto, una banda zodiacale). All’interno: una cantina, due fruttiere, la dispensa e la selleria. E questo è tutto il piano inferiore. A destra nell’entrare dal portone, invece, c’è una scala nobiliare con la volta dipinta dal celebre pittore Giuseppe Bonito nel 1759.

Tutti i dipinti (sullo scalone, nella galleria e nelle 3 stanze da letto) sono molto simili a quelli dipinti dallo stesso Bonito nella reggia di Portici, con la tecnica pittorica del trompe-l’oeil: il cielo azzurro con larghe pennellate rosa e le dame che si sporgono dai balconi tra vasi di peonie, cedri e colombi, così reali da sembrare veri”.