Gianluca Parisi
Caserta24ore, 05
maggio 2007
Visite guidate
al palazzo Baronale di Zuni
e alla Cattedrale Romanica di Calvi Risorta.
Questo è quanto
previsto dall’Archeoclub Caleno dal presidente Paolo Mesolella nell’ambito della
“Settimana della Cultura” promossa e organizzata dal Ministero per i Beni e le
Attività Culturali.
Dal 12 al 20
maggio prenderà vita infatti il 9° happening della
“Settimana della Cultura”. Più di duemila gli eventi che sono
in programma in tutta Italia. Nel corso della settimana dedicata alla
cultura musei, monumenti e siti archeologici statali saranno accessibili in
forma del tutto gratuita e sarà anche possibile fruire di una grande varietà di iniziative: aperture straordinarie e nuove
aperture di siti, concerti, restauri in corso o appena terminati, mostre,
convegni, visite guidate, spettacoli, proiezioni cinematografiche, recitazioni,
conferenze, nonché diverse iniziative per i più giovani.
Ecco la
descrizione di alcuni scritti storici del palazzo
baronale, che con decreto del Ministro per i beni culturali ed ambientali è
stato dichiarato di particolare interesse artistico ed è sottoposto a tutela.
“… il portone di ingresso posto ad occidente - spiega il manoscritto -
porta in un ampio cortile circondato da mura. Nel cortile appare anche una grande meridiana. Sulla porta che dal giardino porta al
cortile c’è lo stemma della famiglia Zona (un arciere mentre scaglia una
freccia contro un cinghiale e, sotto, una banda zodiacale). All’interno:
una cantina, due fruttiere, la dispensa e la selleria. E questo è tutto il piano inferiore. A destra nell’entrare
dal portone, invece, c’è una scala nobiliare con la volta dipinta dal celebre
pittore Giuseppe Bonito nel 1759. Tutti i dipinti (sullo scalone, nella
galleria e nelle 3 stanze da letto) sono molto simili a quelli dipinti dallo
stesso Bonito nella reggia di Portici, con la tecnica pittorica del trompe-l’oeil: il cielo azzurro con larghe pennellate rosa
e le dame che si sporgono dai balconi tra vasi di peonie, cedri e colombi, così
reali da sembrare veri”.