NUOVI RISVOLTI NELL'INDAGINE ECO/4: I GIORNALI LOCALI NASCONDONO LE VERITÀ SCOMODE

            

Calvirisortanews, 22 aprile 2007

 

Vito Taffuri

 

CENSURE ALL'INCONTRARIO, QUOTIDIANO 'CASSA' NOME MAGISTRATO DA INTERROGAZIONE

 

Di nomi e cognomi sbattuti in prima pagina ne sono stati pubblicati a iosa, anche quando qualche volta la notizia non era proprio approfondita, ma venerdì scorso il Corriere di Caserta ha pubblicato un'interrogazione parlamentare 'monca' sostituendo con tre puntini sospensivi il nome di un magistrato. Eppure l'interrogazione è stata diffusa in maniera completa (e si trova in rete sul sito del Senato) senza nessuna censura vedi qui. Allora perchè pubblicarla a metà?

 

Misteri dell'informazione provinciale: due pesi e due misure.

 

vedi richiesta non pubblicata dal Corriere di Caserta

 

Ministero destinatario :

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

MINISTERO DELL'INTERNO

 

Attuale Delegato a rispondere

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, data delega 18/04/2007

Camera dei Deputati

Legislatura 15

ATTO SENATO Sindacato Ispettivo

 

Interrogazione a risposta scritta 4-01779

presentata da EMIDDIO NOVI

mercoledì 18 aprile 2007 nella seduta n.142

 

NOVI - Ai Ministri della giustizia e dell'interno

Premesso che, per quanto consta all'interrogante: un singolare groviglio di rapporti emergerebbe dall'ultima inchiesta giudiziaria sull'emergenza rifiuti in Campania che ha visto arrestati l'imprenditore Michele Orsi e il dirigente del Commissariato per l'emergenza rifiuti, architetto Claudio De Biasio; dalle testimonianze e dalle intercettazioni sarebbe venuto fuori uno spaccato a dir poco singolare ed allarmante dei comportamenti che caratterizzarono la gestione commissariale del presidente Bassolino; a quanto consta, l'imprenditore Orsi avrebbe frequentato con disinvolta assiduità gli uffici del Commissariato fino al punto di sedersi dietro alla scrivania del sub commissario Giulio Facchi e di ricevere amici e collaboratori in quello che fu definito successivamente dal prefetto Catenacci un vero e proprio "porto di mare" in cui si aggiravano imprenditori, camorristi e faccendieri di diverse e trasversali affinità politiche; con le dichiarazioni rese nel corso dell'inchiesta giudiziaria dal vice prefetto Ernesto Raio, un funzionario della Prefettura di Caserta addetto al Commissariato di governo per l'emergenza rifiuti, si sarebbe delineata una disinvolta e opaca trasversalità istituzionale a cui poneva argine soltanto il prefetto Catenacci; dalle intercettazioni emergerebbe, tra l'altro, una contiguità tra gli uomini delle istituzioni, tecnici arrestati per corruzione e imprenditori in odore di camorra; tra le figure davvero singolari vi sarebbe senza dubbio quella del dottor Donato Ceglie, magistrato in servizio alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere; a quanto consta, persino il pubblico ministero dottor Giuseppe Amato, sostituto procuratore di Roma, nella sua richiesta di archiviazione nel procedimento penale a carico del dottor Donato Ceglie si vedrebbe costretto ad ammettere che il magistrato intratteneva con gli inquisiti e gli arrestati "rapporti inusitatamente stretti, a volte eccessivamente confidenziali, in tutta probabilità non consoni al necessario distacco che un magistrato deve avere allorché detti rapporti possono intersecarsi con la propria attività istituzionale". Questi rapporti sarebbero consistiti, tra l'altro, nel perorare l'assunzione presso il Commissariato di Governo dell'architetto Claudio De Biasio, successivamente arrestato unitamente all'imprenditore Orsi; sempre il Ceglie si sarebbe attivato affinché fosse utilizzato come area di stoccaggio un sito di Gricignano di proprietà dell'imprenditore Orsi; secondo il vice prefetto Raio, sempre il magistrato Ceglie si sarebbe attivato per il rilascio del porto d'armi all'imprenditore Orsi, rilascio che incontrava l'opposizione dell'autorità di polizia; a quanto consta, per i magistrati inquirenti non sarebbero penalmente rilevanti il contesto, i rapporti e i comportamenti di uomini delle istituzioni che siedono allo stesso tavolo di un ristorante con imprenditori e tecnici per nulla trasparenti per scambiarsi progetti e idee sull'emergenza rifiuti; l'architetto Claudio De Biasio sarebbe diventato Direttore del consorzio CE4 su segnalazione del sub commissario Facchi; a sua volta il sub commissario avrebbe fraternizzato con l'imprenditore Michele Orsi, si chiede di conoscere quali iniziative di competenza i Ministri in indirizzo intendano assumere rispetto ad una vicenda giudiziaria che, a giudizio dell'interrogante, presenta risvolti di tale opacità da mettere a rischio la stessa credibilità delle istituzioni.

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01779 SENATO