PER L’ULTIMA DIMORA NON C’E’ UN CENTESIMO: L’ASSESSORE ZONA NICCHIA!!!

            

Calvirisortanews, 18 aprile 2007

 

Vito Taffuri

 

Non c’è più un filo di rame al cimitero di Calvi Risorta. Domenica mattina i cittadini caleni che si sono recati a visitare i propri cari defunti, sono stati costretti ad entrare da un ingresso secondario, quello del cimitero vecchio. Questo perché la volta dell’ingresso principale, abbellita da supporti in rame è ora pericolante e come sembra, l’assessore al cimitero e sanità Antonio Zona (detto Damiano), per il momento nicchia.

 

I ladri hanno praticamente sradicato dalla cupola la volta in rame, rendendo la struttura a rischio di crollo. E’ una vera e propria emergenza, l’alto costo raggiunto dal metallo, spinge sempre più avventurieri più o meno organizzati a prelevarlo ovunque si trova.

 

I cimiteri sono luoghi privilegiati perché si agisce di notte indisturbati. È la nuova corsa all’oro, ma senza miniere sudamericane o paesaggi del selvaggio west. Questa è una grigia caccia metropolitana o al massimo tra le sterpaglie, che tra i risultati ha quello di provocare ritardi di ore sui treni e, ogni anno, danni per tre milioni di euro alle FS, costrette a riaggiustare le linee e rimborsare i passeggeri inferociti.

 

Obiettivo della caccia è l’oro rosso, il rame che ha triplicato il suo valore in 3 anni e oggi vale 8 mila euro a tonnellata. Oro che attira poveri e disperati pronti a tranciare cavi elettrici sopra e lungo i binari delle ferrovie. E’ una vera e propria emergenza su tutto il territorio nazionale. È il rame, l’oro rosso, che spinge i ladri (spesso nomadi) a             introdursi sui tracciati ferroviari, nei cantieri edili e stradali.

 

A Milano da mesi i convogli della linea Verde viaggiano a vista, a 30 all’ora perché i ladri più volte hanno rubato le traversine di rame facendo saltare il controllo automatico del traffico. Furti a ripetizione si sono verificati anche sulle due linee ferroviarie quella dell’alta velocità per Napoli-Roma e nel mirino ci sono anche i luoghi più impensabili, come il cimitero di Calvi Risorta.

 

Per il momento, il comune non potrà in ogni caso installare nuovi pannelli di rame, per ricoprire la copertura d’ingresso del cimitero, in quanto le casse comunali sono in rosso, per cui l’ingresso principale che è crollato resterà chiuso.

 

Insomma, dopo circa un anno dal furto, il comune non è potuto mai intervenire, in quanto non ci sono fondi disponibili e in futuro non interverrà, per cui l’ingresso principale resterà chiuso fino alla ricerca di fondi disponibili nei prossimi bilanci comunali.