Rifiuti: otto arresti in Campania per truffa

 

Rainews24, 04 aprile 2007

 

Otto ordinanze di custodia  cautelare, di cui due agli arresti domiciliari, sono state eseguite dalla Guardia di Finanza nell'ambito di una inchiesta sulle infiltrazioni camorristiche nella società mista Eco4, che si occupa della raccolta di rifiuti in 18 comuni del Casertano.    


Le accuse principali contestate riguardano una truffa ai danni dello Stato e l'aver agevolato interessi patrimoniali di due clan, i Casalesi e La Torre di Mondragone.

  
I provvedimenti sono stati emessi su richiesta dei pm della Dda di Napoli, Raffaele Cantone e Alessandro Milita. Tra i destinatari i fratelli Sergio e Michele Orsi, amministratori della Eco4 e ritenuti gli organizzatori principali della truffa.  

Agli  arresti domiciliari è finito Giuseppe Diana, titolare di diverse società che operano nel Casertano nel settore della commercializzazione del gas: ritenuto in rapporti con il clan La Torre, grazie ai quali avrebbe agito in regime di sostanziale monopolio, l'imprenditore fu coinvolto nel maggio scorso nel tentativo di scalata alla Lazio, una indagine che vede indagato anche l'ex campione biancoceleste Giorgio Chinaglia.

  
Le indagini, avviate dalla GdF di Mondragone, si sono avvalse della collaborazione di alcuni pentiti di camorra e hanno messo in luce in primo luogo presunti accordi tra i fratelli Orsi e i vertici del clan dei Casalesi, che avrebbero ricevuto cospicue somme di denaro in proporzione all'ammontare dei profitti ricavati dall'attività della Eco4.


La truffa contestata agli indagati sarebbe stata realizzata in parte con false fatturazioni atte a creare fittizie situazioni debitorie del consorzio Ce4 a vantaggio della società mista per un valore di 905mila euro.   


Gli inquirenti hanno accertato inoltre l'esistenza di società fittizie, la vendita simulata di azioni, una serie di irregolarità per eludere l'eventuale diniego della certificazione antimafia, la stipula di plurime alienazioni di azioni per un corrispettivo di 9.100.000 euro.   


Con l'accusa di truffa aggravata sono state emesse ordinanze nei confronti di Giuseppe Valente e Claudio Di Biasio, rispettivamente presidente e direttore del consorzio Ce4.   


De Biasio, grazie a presunte pressioni esercitate da alcuni indagati, è successivamente transitato nei ruoli del Commissariato di governo per l'emergenza rifiuti. Una circostanza criticata dal procuratore aggiunto Franco Roberti, coordinatore della Dda di Napoli, che ha parlato di "commistione tra controllori e controllati". E' stato disposto il sequestro di immobili e di quote societarie a carico di diversi indagati.   


Nell'inchiesta sono contestati anche episodi corruttivi attribuiti a Michele Orsi. Vi sarebbe stato un patto tra gli amministratori della Eco4 e la criminalità organizzata, alla quale veniva versata una tangente periodica di 15mila euro mensili per poter svolgere l'attività nel territorio controllato dal clan. Le ordinanze di custodia sono state emesse nei confronti di Sergio e Michele Orsi, i presunti esponenti del clan dei Mondragonesi Augusto La Torre, Giuseppe Fragnoli, Giacomo Fragnoli, Vincenzo Filoso, Gennaro Sorrentino, Giuseppe Filoso, nonché Giuseppe Diana e Gennaro Fiorentino, titolari di imprese di commercializzazione del gas, per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari.