GLI
CLONANO LA CARTA DI CREDITO E SI RITROVA TRUFFATO DI 2.300 EURO
Calvirisortanews, 21 marzo 2007
Vito Taffuri
Quando questa mattina un impiegato del
Banco di Napoli di Teano gli ha telefonato per avvertirlo di "strani movimenti"
notati sull'estratto conto della sua carta di credito, l'uomo è sbiancato in
volto.
"Ci sono circa 2.300 euro di acquisti
che a noi sono parsi 'strani' ha detto il dipendente della banca all'appartenente
alle forze dell'ordine, in effetti, si tratta di M.G. di 34 anni, ispettore della
polizia penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Rebibbia, di Roma.
Credo proprio che qualcuno le abbia clonato
la sua carta di credito; sarà meglio che faccia un salto qui e che controlliamo
insieme". Detto, fatto. Così un’ora dopo, davanti agli occhi del
malcapitato cittadino caleno è apparso un foglio sul quale l'impietoso computer,
collegato al terminale dell'istituto di credito, aveva stampato tutti i
movimenti compiuti negli ultimi giorni.
Totale della strisciata: 2.300 euro; tanti, troppi per uno come lui, abituato a comprare mensilmente con la carta
di credito generi alimentari e qualche oggetto utile in casa, per importi difficilmente
superiori ai 400 euro. Dalla stampata è emerso in modo inequivocabile che la
scorsa settimana qualcuno aveva fatto acquisti per centinaia di
euro in numerosi centri commerciali sparsi nell'hinterland Campano, tra
Caserta e Aversa. L'acquisto più "robusto" è stato quello che in un
colpo solo ha detratto dal conto corrente dell’appartenente alle forze dell’ordine,
ben 1.200 euro, poi tanti altri "piccoli" acquisti da 200 e 300 euro.
"Non riesco a capire come sia potuto succedere che
qualcuno mi abbia clonato la carta, si chiede ora il poliziotto penitenziario di Calvi Risorta. Io e mia moglie la usiamo
solo per pagare quando andiamo in uno dei due o tre supermercati di Caserta ed
altri luoghi dove andiamo a fare rifornimento di generi alimentari e prodotti
per la casa, una volta alla settimana".
Al malcapitato è restato solo di sporgere denuncia contro ignoti alla polizia postale.