LE BELLEZZE E LE ECCELLENZE DI CASERTA IN UN
CONVEGNO A ROMA (anche l’antica CALES)
Casertasette, 14 marzo 2007
Un
milione e mezzo di euro per il recupero del castello
dell’antica Cales,
la Pompei casertana (oggi Calvi Risorta), e la
recente scoperta di una tomba dipinta (risalente al IV secolo a.c.) non
violata, rinvenuta nella necropoli settentrionale di Capua
antica (l’attuale Santa Maria Capua Vetere).
Sono
le novità in tema di recupero e valorizzazione dei
beni culturali annunciate per Terra di Lavoro a Roma da Stefano De Caro, direttore regionale per i Beni culturali e
paesaggistici della Campania. Nella Capitale le ricchezze e le potenzialità
della provincia di Caserta sono al centro della due giorni
di convegni promossa dall’assessore alle Politiche culturali e marketing
territoriale, Tiziana Panella, nell’ambito della “Settimana delle Province”.
Questo
pomeriggio, nella sede di rappresentanza della Regione Campania, si è tenuto il
primo appuntamento sul tema “Beni culturali, via per lo sviluppo del territorio”.
“Terra di Lavoro è una provincia ricca di tesori disseminati su tutto il
territorio – ha detto nel suo saluto il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis
– con un potenziale inestimabile che stiamo provando a
utilizzare in un percorso di valorizzazione basato sul recupero dell’identità e
la riscoperta, oltre i grandi attrattori come la Reggia di Caserta, di
testimonianze di una cultura considerata minore ma non per questo meno interessante”.
L’assessore
Panella ha evidenziato la necessità “di unire i beni
culturali casertani in un’unica rete, che comprenda
la Reggia ma anche le Matres custodite al Museo
Campano di Capua”.
“L’Amministrazione
provinciale – ha aggiunto – ha investito sulla cultura consapevole che una tale
ricchezza non può essere lasciata a se stessa, ecco perché abbiamo cercato e
ottenuto il sostegno del Governo, e in particolare del ministro Rutelli, sul progetto di realizzazione del Distretto
culturale di Terra di Lavoro, che va proprio nella direzione di incentivare il turismo culturale, collegando i tesori del
territorio anche attraverso la nascita della Fondazione Musei di Terra di
Lavoro”.
L’assessore
al Turismo, Michele Farina, ha
rimarcato l’obiettivo da raggiungere: “Battere il turismo mordi e fuggi,
facendo sistema. Come istituzione abbiamo l’obbligo di
offrire ai visitatori pacchetti turistici completi, che comprendano la
possibilità di conoscere tutte le bellezze locali”.
Oltre
a De Caro al convegno hanno partecipato anche Carlo Rescigno, docente di Urbanistica antica della Seconda università, e Cristiana Coppola, presidente di Confindustria Campania.
Proprio
da Coppola è arrivato l’invito a una più stretta
collaborazione tra pubblico e privato: “La strada per la valorizzazione dei
beni culturali sul territorio non sta tanto nella ricerca di spazi per
l’imprenditoria privata nella gestione dei beni culturali, percorso ancora non
esplorato, piuttosto occorre partire dalla creazione di sinergie tra pubblico e
privato. Oggi facciamo fatica a realizzarle, anche se non mancano segnali
incoraggianti, come il caso dell’ultima edizione della Bit
di Milano, dove la Campania si è presentata unita”.
Domani
alle ore 16 è in programma il secondo convegno dedicato alle eccellenze
enogastronomiche del territorio dal titolo “Reali produzioni di Terra di
Lavoro”.