IL COMUNE
CHIEDE IL CANONE IDRICO 2001: È ILLEGITTIMO!!!
Vito Taffuri
Calvirisortanews, 03 marzo 2007
Nei prossimi giorni saranno fatte recapitare dal comune di Calvi Risorta ai duecento eventuali evasori fiscali, il canone
idrico 2001, andato ormai in prescrizione già lo scorso 31 Dicembre 2006.
Non dimentichiamo che i conti della cassa comunale di Calvi Risorta, retta sempre dal sindaco Giacomo Zacchia, è ormai in rosso e perciò
bisogna farle quadrare i conti disastrati. Poi in effetti, 85.000,00 euro,
farebbero proprio comodo, visto che non c’è un centesimo
sia per le divise della polizia municipale sia per una riparazione urgente di
un guasto idrico e soprattutto per gli interessi moratori all’Enel che ammontano a ben 7.434,40 euro, infine per i 2,8
milioni di euro di fatture inevase verso enti e privati.
Quindi, non fatevi infinocchiare
“inviate le cartelle pazze al mittente” afferma il consigliere d’opposizione Gaetano Capuano
“i mancati pagamenti, in effetti sono andati in prescrizione già da circa tre
mesi, e loro hanno avuto quattro mesi di tempo per recuperare il canone idrico
2001”.
Continua Capuano “non
dimentichiamo che nonostante l’ex responsabile dell’ufficio finanziario dr. Ventriglia,
aveva svolto tutte le attività preliminari (caricamento di migliaia di ricevute
di versamento, elaborazioni dei morosi e prescrizione della lettera di sollecito)
con nota n. 607 del 18/01/2006, comunque si trattava solo
di stampare ed inviare i solleciti, non si capisce perchè
l’amministrazione civica Zacchia, congelò i pagamenti fino allo scorso 31
Dicembre 2006, poi adesso si è risvegliata ed ha deciso di far pagare le
bollette ormai andate in prescrizione, mentre invece Ventriglia,
lo aveva fatto nei termini stabiliti dalla legge”.
Come testimonia la nota ultima del 29/05/2006, dopo questa ultima nota fu licenziato anticipatamente, a settembre
2006 l'amministrazione era stata messa in condizione nei termini stabiliti per recuperare
il canone idrico 2001. Sicuramente anche questa volta, fioccheranno centinaia e
centinai di ricorsi.
Insomma, per la loro incapacità gestionale,
i cittadini dovranno essere sottoposti ad un ingiusto procedimento legale e
moroso, in quanto ormai non ci sono più sia i termini legali, sia certamente le
condizioni di procedere.
Questa volta, solo una rivolta popolare potrà fare
giustizia e soprattutto potrà mettere fine ad un richiesta,
avanzata dal comune di Calvi Risorta ingiustamente e senza motivi di diritto di
recupero credito, ormai andata in prescrizione.