I CONTI NON TORNANO: FABOZZI SI SCONTRA CON I REVISORI

            

Calvirisortanews, 27 febbraio 2007  

 

Vito Taffuri

 

Si può essere pennivendoli anche scrivendo per il più grande quotidiano del Sud Italia? Si, purtroppo.

 

La prova? Il vergognoso articolo scritto sicuramente sotto dettatura al solo scopo di salvare la faccia all’amministrazione comunale Zacchia sulla questione dello sforamento del patto di stabilità.

 

Sforamento denunciato a più riprese da tutte le forze di minoranza la cui voce però stenta a prendere la via delle edicole provinciali.

 

Ma, in effetti, da quale parte sta la verità? La risposta, a stretto giro di posta, proprio domani mattina (mercoledì giorno 28) quando proprio i consiglieri di opposizione nella programmata seduta dell’assise calena, documenti alla mano, dimostreranno con i numeri e le formule matematiche che due meno due fa zero e non quattro come vorrebbero far risultare i maghi della finanza del sindaco Zacchia.

 

In realtà lo sforamento sfiora la cifra dei 200mila euro anche se i revisori dei conti in un primo accertamento parlavano di soli 50mila euro, invece l’amministrazione civica Zacchia, afferma di aver rispettato il patto di stabilità per 10mila euro. Ma poi, con più accurate verifiche contabili della triade dei revisori di conti saltava fuori il buco: debiti per 200mila euro.

 

Nonostante ciò, una voce anonima dell’amministrazione comunale ha pensato bene di suggerire ad un articolista di uno storico quotidiano che “tutto va ben signora la marchesa”… “tutto va ben, tutto va ben”. Il patto è stato rispettato.

 

L’opposizione, da parte sua non ha dubbi: c’è stato un artifizio economico che però non regge alla prova del normativa amministrativistica che regola i comuni.

 

Non finisce mica così: La seconda puntata delle forze di opposizione sarà quella di spedire un fax con tutti gli articoli dal sapore di marchette al responsabile editoriale del predetto giornale. Tutto questo non per provocare un danno al giornalista ma, per evitare l’umiliazione della verità nascosta politica sulle vicende dell’amministrazione al potere.